Da anni, è tradizione che Patti Smith festeggi il suo compleanno con un concerto a New York, la città adottiva che la accolse nel 1967, fuggiasca da un piccolo centro del New Jersey dove viveva con la famiglia, inseguendo il sogno di diventare una artista. Che tipo di artista poco importava: pittrice, poetessa, musicista rock. L’importante era fuggire da quel piccolo centro di provincia dove il suo genio, la sua passione per la vita bohémienne erano soffocati, come racconterà nel suo primo celebre singolo, Piss Factory, vittima di bullismo da parte delle colleghe che la ridicolizzavano perché nelle pause di lavoro leggeva poeti come Baudelaire. Non mancherà anche quest’anno l’evento, oggi che di anni ne compie 72. Nonostante l’età Patti Smith è sempre in giro, è stata da poco anche in Italia, paese dove ha trovato una seconda casa e dove si reca spesso. Continua a fare dischi, ma soprattutto in questi ultimi anni si è dedicata alla scrittura, dalla biografia dedicata ai primi anni a New York insieme al suo compagno, poi rivelatosi gay, il futuro grande fotografo Robert Mapplethorpe. E poi l’autobiografico M Train, dove invece racconta la sua vita di oggi, da un concerto a una conferenza d’arte a una recita di poesie, dal Messico alla Germania. E i momenti di solitudine nelle camere d’albergo e le visite alle tombe dei poeti che ha amato.
BUON COMPLEANNO PATTI SMITH
Sempre in viaggio da sola, vedova da anni del marito Fred Sonic Smith, morto nel 1994, sempre inseguendo i fantasmi dei suoi cari (l’anno dopo il marito perse anche il fratello e poi anche il carrissmo amico Robert Mapplethorpe) o dei grandi poeti e artisti che ama, visitandone le tombe, scrivendo meditazioni mistiche ricche di profonda religiosità. Per questo la chiamano la sacerdotessa del rock, dopo aver inventato la musica punk con il suo esordio del 1975 il disco Horses. Quest’anno si sono celebrati anche i 40 anni del suo massimo successo, Because the Night, musica di Bruce Springsteen a cui lei aggiunse il testo, uscito nel 1978 e volato in cima alle classifiche. Amante della fotografia, ha anche presentato numerose esposizioni: Strange Messenger, Land 250 e Camera Solo. Entrata nella Rock and Roll Hall of Fame, Patti Smith è stata insignita dell’onoreficenza di “Commandeur des Arts et des Lettres” dal Ministero della Cultura francese ed ha ricevuto dottorati onorari dalla Rowan State University, Pratt Institute of Art e dalla School of Art Institute Chicago. Patti Smith ha pure ricevuto il Founders Award alla carriera dall’ASCAP – American Society of Composers, Authors and Publishers e il Sweden’s Polar Award, una sorta di riconoscimento internazionale per risultati significativi nella musica assimilabile ai Nobel. Recentemente le è stata data una laurea honoris causa dall’Università di Parma. “Un artista è qualcuno che entra in competizione con Dio” disse una volta, svelando tutta la religiosità trascendentale che c’è nell’opera d’arte.