La serata dei duetti ha permesso a molti big in gara di riconquistare punti offrendo al pubblico una versione diversa del proprio brano sanremese. Quasi tutti i duetti sono stati molto apprezzati dal pubblico che hanno gustato la presenza degli ospiti con gli artisti in gara. Tra tutti, però, il duetto meno apprezzato è stato quello de Le Vibrazioni con Skin. Quest’ultima, infatti, non è riuscita a dare nulla di più al pezzo rispetto alla sola voce di Francesco Sarcina. Se il leader de Le Vibrazioni è migliorato sera dopo sera dimostrando di avere un brano che potrà funzionare alla lunga, Skin non ha aiutato per nulla il collega nella serata dei duetti. Pur essendo dotata di una bella voce, la sua sonorità non si è sposata bene con la melodia e a molti è apparso di ascoltare un brano diverso rispetto a quello delle sere precedenti. Tra le performance sul palco degli altri protagonisti, invece, bocciata Sabrina Impacciatore la cui gag è stata ripetuta più volte stancando il pubblico (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
IL DUETTO DI GIANNA NANNINI E CLAUDIO BAGLIONI IL MIGLIORE
Nella serata dei duetti quello migliore arriva dai cantanti non in gara: Claudio Baglioni e Gianna Nannini. Un momento perfetto quello di “Amore bello”, frutto di una performance eccezionale di due artisti che in tv non avevano mai cantato insieme. L’ovazione dell’Ariston al termine dell’esibizione è comprensibile: il pubblico non la smette di applaudire, del resto si resta incantanti di fronte a due pilastri della musica italiana. Voto: 10. Seppur non perfetti come quelli di Baglioni e Nannini, anche i duetti dei big hanno funzionato. In quasi tutti i casi è stata migliorata la versione originale o comunque ne è stato mostrato un lato che non era ancora emerso. Questo è ad esempio il caso di Arisa con Caccamo. Azzecatissima la scelta di Annalisa di salire sul palco con Michele Bravi. Certe gag invece sono in grado di raffreddare gli entusiasmi. In alcuni casi ne avremmo fatto davvero a meno e così avrebbero tagliato i tempi dello show, visto che appare eterno. (agg. di Silvana Palazzo)
FEDERICA SCIARELLI PROMOSSA NELLA VERSIONE POP
Il Festival di Sanremo 2018 chiude i battenti questa sera ma guardando indietro, a ieri sera, sicuramente non possiamo far a meno di pensare di pensare alle giornaliste che sono state ospiti in queste serate. Ieri sera, in particolare, è toccato proprio a Federica Sciarelli nella sua versione pop. Dimenticati il muso lungo e la serietà di Chi l’ha visto? la giornalista ha chiarito il fatto che lei non è proprio una musona ma che il programma che conduce lo richiedono. Lei è stata al fianco di Claudio Baglioni e il suo piano per andare a caccia di indagini e di indizi per risolvere il suo caso con “Tu come stai” e la scenetta della canzone interrotta. Anche lei, come la Leosini, si sono mostrate spigliate e sveglie e questo non ha fatto altro che confermare la loro posizione di dominio soprattutto nella terza rete Rai. Ci sarà un altro modo per far notare la bravura di queste conduttrici uscendo dal territorio minato dei loro programmi? I fan lo sperano e, intanto, noi non possiamo che promuovere la Sciarelli con un bel nove. (Hedda Hopper)
PIEFRANCESCO FAVINO SEMPRE AL TOP
Il Festival di Sanremo 2018 sta per volgere al termine e questa sera saremo tutti davanti alla tv per la finalissima di questa edizione dei record. Gli ascolti non sono crollati come tutti temevano e l’edizione di Baglioni risulta una delle più viste di sempre con risultati maggiori a quelli di Carlo Conti e Maria De Filippi. Rimane il fatto che tutti hanno dato il loro contributo e se nelle prime serate abbiamo promosso la Hunziker questa volta non possiamo far altro che dare il nostro 10 a Pierfrancesco Favino. L’attore ha fatto sfoggio delle sue qualità in queste serate senza mai tirarsi indietro qualsiasi fosse la performance da portare sul palco. Ha cantanto, recitato in spagnolo, inglese e italiano e ha persino suonato uno strumento proprio ieri sera. Sicuramente Favino è stato promosso a pieni voti e non solo dalla critica ma anche dal pubblico che sui social ha voluto dire la sua sull’attore dalla bocciatura della prima serata alle lodi di ieri sera. Cosa farà in questa finalissima per stupirci ancora? (Hedda Hopper)
MICHELLE HUNZIKER PROMOSSO
MICHELLE HUNZIKER – Padrona indiscussa del palco, Michelle Hunziker ha ben figurato anche nella quarta serata del Festival di Sanremo. Con un inizio scoppiettante (e discutibile), nel quale ha cantato la versione rock di Heidi insieme a Claudio Baglioni e Pierfrancesco Favino, la conduttrice svizzera è apparsa ancora una volta a suo agio alla guida della kermesse canora, nel suo graditissimo mix di serietà e simpatia. Bene anche i suoi look, decisamente meno castigati della sera precedente nella quale aveva vestito la maison Trussardi, guidata dal suo stesso marito Tomaso. Moschino ha riproposto una sua immagine decisamente sbarazzina, a partire dall’abito violetto dal lungo strascico, per passare anche alle successive proposte con le quali hanno fatto il loro ingresso per la prima volta anche i pantaloni. Ma è soprattutto la sua presentazione in versione ‘mazzo di fiori’ ad aver divertito con Claudio Baglioni che si è diretto verso di lei per innaffiarla. La bella Michelle è ancora tra i migliori della serata. Voto: 8 (Dorigo Annalisa)
I MIGLIORI E I PEGGIORI
ELIO E LE STORIE TESE E I NERI PER CASO – Arrivedorci – Pezzo molto criticato, per quanto nello stile degli “Elii”, forse il primo pezzo veramente serio e un filo malinconico presentato in una kermesse dalla band. Per rivitalizzarlo, tra un “siamo alla frutta” e un “siamo ai titoli di coda”, riesumano i Neri per Caso, vestiti di bianco, che cantano assieme a loro vestiti di nero. Il risultato è a colori, soprattutto sul piano dell’intonazione che sembra un miracolo visto quanto sentito all’Ariston finora. Niente stecche e si resta di stucco. Voto: 7 (Fabio Belli)
NINA ZILLI E SERGIO CAMMARIERE – Senza appartenere – Molto suggestiva l’overture di un artista e pianista raffinato come Cammariere, ma il “crossover” con Nina Zilli, su questo pezzo, non funziona. Soprattutto nel cantato, appassionato quello della cantante piacentina, troppo sbiascicato quello di Cammariere che prova, senza successo, a portare le atmosfere del lounge bar in un pezzo molto sanremese. Forse la Zilli voleva scrollarsi di dosso un po’ di aria nazional-popolare? Non è la strada per andare in Paradiso, e se sì l’hanno imboccata contromano. Voto: 5.5 (Fabio Belli)
LUCA BARBAROSSA E ANNA FOGLIETTA – Passame er sale – Per il suo pezzo in salsa romanesca Luca Barbarossa sceglie un’attrice capitolina doc, Anna Foglietta. Che dimostra di avere una voce impeccabile, degna di un’esibizione sanremese singola. Ciò che non funziona è il cambio di registro del pezzo, troppo pathos e un pizzico di lirismo che poco centrano con l’interpretazione scanzonata e sorniona di Barbarossa nelle precedenti esibizioni, che erano state non poco apprezzate. Anche nel ritornello, tecnica ok, ma più che di uno stornello del 2000 il climax sembra quello del Festival di Napoli. Voto: 6 (Fabio Belli)
THE KOLORS, ENRICO NIGIOTTI E TULLIO DE PISCOPO – Frida – Tanta energia sul palco ma anche un pizzico di confusione: Stash e compagni si affidano a una stella dell’ultimo X Factor e a un’icona delle percussioni come De Piscopo: il quale con un assolo finale conferma la sua risaputa bravura, ma si esibisce in un inserto un po’ staccato dal contesto del pezzo. Meglio Nigiotti, di sicuro la grinta non manca ad una delle esibizioni più fresche della serata. Voto: 6.5 (Fabio Belli)
RON ALICE – Almeno pensami – Una accoppiata super per eseguire quello che è il brano in assoluto più bello del festival: l’inedito di Lucio Dalla. Alice è sempre una voce straordinaria che forse rende la semplicità del brano originale un po’ troppo elaborata. Voto: 7
DIODATO ROY PACI GHEMON – Adesso – Bello il rapper, Ghemon, che non rappa e ben si inserisce nella canzone del duo Diodato-Pace con una strofa inedita scritta appositamente da lui stesso. La canzone grazie anche a ritmiche speciali e una sezione fiati è quella che ha avuto una maggiore rielaborazione. Voto: 6/7
FACCHINETTI FOGLI GIUSY FERRERI – Il segreto del tempo – Non ci azzecca niente l’Amy Winehouse de’ noiartri con un brano che è Pooh 100%. Il suo vocione sforzato butta giù tutto. Voto: 5
AVITABILE SERVILLO AVION TRAVEL DABY TOURE’ – Il coraggio di ogni giorno – Brano Mediterraneo si tinge di colori africani impreziosendo le performance per niente memorabili di Servillo e Avitabile. Piacevole. Voto: 6
ERMAL META FABRIZIO MORO SIMONE CRISTICCHI – Non mi avete fatto niente – Ormai segnati dall’accusa – vera – di aver riciclato il ritornello da una canzone già uscita del loro co-autore, i due invitano con loro il bravo Simone Cristicchi. Che recita i famosi versi del marito di una delle vittime della strage del Bataclan, l’uomo che ebbe il coraggio di dire ai terroristi che non avrebbero mai avuto l’odio suo e di suo figlio. La canzone è infatti dedicata alle vittime del terrorismo. Cristicchi porta senz’altro una profondità di ben altro livello rispetto ai due concorrenti. Voto 6,5
MAX GAZZE’ RITA MARCOTULLI ROBERTO GATTO – La Leggenda di Cristalda e Pizzomunno – Con un pianoforte come quello di Rita Marcotullo qualunque pezzo diventerebbe bello. E anche Gazzè questa sera si impegna evitando stonature (insomma… il ritornello proprio non gli riesce) e valorizzando questa ballatona dai sapori popolari. Voto: 6
DECIBEL MIDGE URE – Lettera dal Duca – Ruggeri e soci calano l’asso con l’ex Ultravox nonché coideatore del Live Aid, Midge Ure. Nonostante la figuraccia dei tecnici che non gli attaccano la chitarra, il brano dedicato a Bowie grazie a lui assume profondità e spessore glam. Voto: 6/7
GIANNA NANNINI CLAUDIO BAGLIONI – Amore bello – Con una canzone così qualunque cantante avrebbe avuto una carriera, Baglioni invece ne ha scritte dozzine. Chi dice che questo è il festival di Baglioni, rispondiamo: meno male. Amore bello è un capolavoro che chiunque a Sanremo stasera non si sogna nemmeno. La Nannini è totalmente dentro la disperazione di un amore che finisce, dentro una canzone che da ragazza evidentemente deve averla segnata, come tutti noi d’altro canto. E Baglioni è la classe pura. Il miglior duetto visto in questo Sanremo. Voto: 9
LO STATO SOCIALE CORO DELL’ANTONIANO PAOLO ROSSI – Una vita in vacanza – Inevitabile che Paolo Rossi imiti Enzo Jannacci come ha fatto per tutta la vita, piuttosto ci si chiede chi abbia autorizzato dei bambini di 5 anni a esibirsi in un tale contesto e con una tale canzone. Inevitabile che la doppia trovata scenografica e interpretativa dia molta più consistenza alla banale filastrocca. Con questa esibizione hanno ipotecato la vittoria. Voto: 6
GIANNA NANNINI – Fenomenale – Un solo vero disco rock in tutta la sua carriera, il bellissimo secondo album, poi più niente eppure continuano a presentarla come l’unica cantante rock italiana. Sicuramente non è rock questo noiosoelectro-pop che non ha neanche una linea melodica. Pensionamento, grazie. Voto: 5
RENZO RUBINO – SERENA ROSSI – Custodire – Un bravo autore Rubino, molto bravo e una bella voce, ricorda il primo Gino Paoli. E brava e molto, meglio di tante concorrenti in gara l’attrice Serena Rossi. Esecuzioni di classe, antica. Voto: 6/7
VIBRAZIONI – SKIN – Così sbagliato – Skin è una cantante rock vera, infatti no è italiana. Le Vibrazioni invece sì. Emerge l’enorme abisso fra chi se ne sa e chi no,anche se usando l’italiano come lingua fa un po’ ridere. Gli alti nel ritornello sono notevoli, ma la canzone rimane brutta come è stata fino a ieri. Voto: 5
NOEMI – PAOLA TURCI – Non smettere mai di cercarmi – Paola Turci è una delle migliori interpreti della canzone femminile italiana, e sin dall’attacco surclassa la voce da ranocchio sguaiato di Noemi che proprio non ce la fa. A proposito avrà poi conciliato con il poliziotto che l’ha denunciata per averlo mandato a quel paese per aver voluto passare a tutti i costi da un passaggio vietato? Voto: 5.
MARIO BIONDI ANA CAROLINA DANIEL JOBIM – Rivederti – Si porta due pezzi da novanta Mario Biondi per cercare di rimediare le magre figure fatte fino a oggi con la brutta imitazione di Fred Bongusto. Loro infatti sono magici, splendidi, un altro mondo: Biondi è una sorta di Barry White che affossa la canzone che invece i due ospiti fanno di tutto per rendere accettabile. Voto: 5/6
ANNALISA – MICHELE BRAVI – Il mondo prima di te – La brava Annalisa si presenta con il vincitore di X Factor 7. Michele Bravi non ha alcun spessore artistico, Annalisa ha invece qualità da vendere e questo duetto non aggiunge nulla, anzi non vediamo l’ora di risentirla da sola. Voto: 6,5
ULTIMO – Il ballo delle incertezze – Ancora scuola Amici. Attacco pseudo melodrammatico, voce senza colore, solo noia e immaturità. Incedere electro pop vecchio e strasentito. Aperture vocali nel ritornello fastidiose. Non sa cantare. Ultimo di nome di spessore artistico. Voto: 4
GIULIA CASIERI – Come stai – Ci era piaciuta nella prima esibizione, ci piace ancora con questo brano pop funk un po’ rappato. La ragazza ha consistenza che potrà solo migliorare: voce cattiva, sexy, in una parola black. Basta non faccia la fine di Giorgia. Voto: 6,5
IL MAGO – Mudimbi – Rapper de’ noiartri, e dire che gli autori di questa cosa ridicola sono una mezza dozzina circa. Perché è stato ammesso a Sanremo? Perché fa politically correct avere almeno un paio di ragazzi di colore? Testo inascoltabile, ritornello vagamente vintage, pezzo inutile. Voto: 5
EVA – Cosa ti salverà – La voce è bella, non si discute, roca e sensuale, peccato che il brano musicalmente non sia niente di che, ma si fa ascoltare. Voto: 5/6
LORENZO BAGLIONI – Il congiuntivo – Non fa ridere, non fa ridere: non si può prendere un tormentone così ricco di spunti come l’ignoranza della grammatica italiana, tra l’altro con tutti gli spunti che l’onorevole Di Maio ci dà e mettergli su una musica pseudo gospel-impegnata, ma anche senza spunti emotivi. Gabbani altra classe. Voto: 5
ALICE CAIOLI – Specchi rotti – Un look sexy-nude-vedo tutto-ma –anche-no Alice Caioli appartiene anche lei alla scuola di Amici, canzoni di plastica che vogliono esprimere sentimento purtroppo inesistente. Melodia noiosa in chiave pop, inutili vocalizzi, un brano come mille altri. Umiltà da esordiente inesistenti, queste cantanti sono gie all’inizio carriera. Voto: 5
ULTIMO – Il ballo delle incertezze – Ancora scuola Amici. Attacco pseudo melodrammatico, voce senza colore, solo noia e immaturità. Incedere electro pop vecchio e strasentito. Aperture vocali nel ritornello fastidiose. Non sa cantare. Ultimo di nome di spessore artistico. Voto: 4
GIULIA CASIERI – Come stai – Ci era piaciuta nella prima esibizione, ci piace ancora con questo brano pop funk un po’ rappato. La ragazza ha consistenza che potrà solo migliorare: voce cattiva, sexy, in una parola black. Basta non faccia la fine di Giorgia. Voto: 6,5
Baglioni, Hunzinker, Favino – Inizio peggiore non potevamo pensarlo neanche nei nostri incubi peggiori. Almeno avessero chiamato lei la bravissima cantante delle sigle dei cartoni animati, invece no fanno loro i rocker con una interpretazione patetica, specie la Hutzinker che non ha mai visto un basso in vita sua. E oi che senso ha? Farci ridere? Ci fanno piangere quando vogliono strafare. Voto: 4
Le pagelle della serata duetti del Festival di Sanremo 2018
A cura di Paolo Vites per quanto riguarda la parte musicale, le pagelle delle esibizioni della serata dedicata ai duetti del Festival di Sanremo per la direzione artistica di Claudio Baglioni. Durante la giornata il post sarà aggiornato con commenti e valutazione di aspetti legati all’evento, mentre in diretta saranno valutati tutti gli artisti in gara. I parametri sono legati alla canzone e alla performance.