Possiamo dirlo? A noi piace più la versione di don Roberto Fiscer, noto sacerdote che ama riprendere le hit di Sanremo e rifarle in chiave “cattolica” di quella stonata, noiosa e dal testo banalissimo di presa in giro dell’italiano medio dell’originale Una vita in vacanza dello Stato Sociale, arrivata seconda all’utimo festival. Come detto don Roberto non è nuovo a queste imprese che fa, spiega, non per fare parodie o prendere in giro gli originali, ma per ragioni missionarie. Ha cambiato così Occidentali’s Karma in Lo vinci con quest’arma, e prima ancora Andiamo a comandare con Andiamo a confessare. Adesso è la volta di Una vita in preghiera. Don Roberto intanto canta bene, non è stonato come gli originali, il brano perde la sua finta virulenza e con la sua melodia facile, diventa un brano pop dance ballabile. Le parole non sono stupide: “Una vita in preghiera è la gioia più vera con il Regno che avanza e tutta la Chiesa che suona e che canta per un mondo diverso e che vinco se perdo è Gesù che ci rende migliori la gente che dice e che pensa ‘sei fuori'”. Spiega che “Nel mio testo c’è una doppia interpretazione. Da un lato quella motivazionale, per ricordare ai cristiani di non rischiare di cadere nell’abitudine: ‘Perché lo fai?’. Dall’altra parte, c’è l’interpretazione esortativa che ricorda che se sarai un vero cristiano e dedicherai la tua vita agli altri sarai ‘attaccato’ alla fede, mentre la gente dice e pensa che ‘sei fuori'”. Critica poi quei cristiani che fanno le cose per pura obbedienza con la paura di essere sgridati, senza rendersi manco conto di quello che fanno:  “E dici il Rosario, fai meditazione San Giovanni Rotondo, fai la Comunione Credi nella famiglia, tradizionale i salmi tutte le sere, la confessione Perché lo fai? E fai il catechista poi fai il barelliere se sbagli ti penti e accendi candele E vai a Medjugorie e hai il cuore puro E fai il figliol prodigo, la Maddalena“. Cita insomma tanti esempi di buonismo, anche la colletta al supermercato: “E fai la colletta al supermercato fai l’educatore, il notino, il cantore e porti la croce, bivacco sul prato fai il campo a Riccione , sotto un sole africano Perché lo fai? Perché se no son guai!”.



Certo, dal punto di vista teologico c’è da interrogarsi quanto questa mania che ha preso piede tra molti sacerdoti di usare canzoncine pop per comunicare la fede sia educativo e utile per davvero, o sia piuttosto una concessione alle mode per tirarsi dietro i giovani. Lui dice che ci sono prof di religione che usano le sue canzoni, che lo invitano a cantare davanti a migliaia di ragazzi. 40 anni, ex dj sulle navi da crociera, parroco a Genova, don Roberto porta le sue canzoni anche tra i piccoli ricoverati dell’Ospedale Gaslini dal quale trasmette in diretta ogni mercoledì. Ha infatti aperto Radio fra le Note sul canale 702 del digitale terrestre e su web all’indirizzo sanmartinodalbaro.it. Le sue iniziative non piacciono a tutti: distribuire album di figurine con i santini a messa, fare corsi per dj e aver dato vita alla prima discoteca cristiana sulla spiaggia di Arenzano.



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