Roby Facchinetti e Riccardo Fogli tornano alla grande insieme e lo fanno con un testo profondo come quello de ‘Il segreto del tempo‘. La maturità porta certamente consiglio e oramai sulla settantina entrambi, gli ex Pooh hanno dato vita a un testo definiivo sul senso della vita e, appunto, sullo scorrere del tempo. Attenzione,però: qui non c’è indicata nessua via de seguire. Facchinetti e Fogli non hanno la pretesa di ricoprire il ruolo di Vate di Dannunziana memoria ma, anzi, quello che fanno è solo limitarsi a una mera e semplice costatazione: il tempo passa e cambia tutte le cose. Inevitabilmente. L’esordio de Il segreto del tempo, in questo senso, è significativo: “Ci sono giorni in cui muori dentro, e non lo sai, perché volevi cambiare il mondo che non cambia mai. La tua vita che non ti vuole, che sembra scegliere senza te… Tu che sorridi e ci provi ancora, ma non sei lì“. L’inizio del testo è drammatico: la vecchiaia fa sì che la vitalità di un tempo non ci sia più (sei morto dentro) e che tutti i sogni fatti in gioventù risultino spezzati; il mondo che da giovani si voleva cambiare è purtroppo sempre lo stesso.



AMORE E MORTE

Il binomio amore e morte è un tema antichissimo della letteratura dell’umanità, a partire da quella classica. L’amore e la morte sono due opposti, sono agli antipodi eppure, in un qualche strano modo, anch’essi sono legati da un invisibile filo rosso. Nella memoria l’amore e la morte si susseguono: “Ci sono giorni in cui guardi indietro, e chiedi di te a un vecchio amico a chi hai amato, e adesso non c’è e ti agiti e ti commuovi, se ti parlano ancora di lei, perché è possibile allontanarsi senza lasciarsi mai. Senti il peso di ogni errore, vorresti arrenderti e andare via“. Il testo è chiaro: il vecchio amico che un tempo c’era, adesso non c’è. Che sia morto? Il testo non lo dice esplicitamente ma tutto farebbe pensare che le cose stiano proprio in questo modo, nude e crude. Al pensiero della morte si affianca immediatamente l’amore, ed ecco che compare finalmente ‘lei’. La lei che rappresenta tutto e al sol pensiero, l’uomo ancora si commuove. Ha commesso degli sbagli (senti il peso di ogni errore), ma oramai non si può tornare indietro e allora c’è una sola cosa da fare: andare avanti. Perché le lancette dell’orologio sono inflessibili e non ammettono deroghe. Come si dice, The show must go on.



ANDARE AVANTI

Il concetto che il tempo sia inesorabile viene subito chiarito da un concetto chiave immediatamente espresso dal duo inimitabile Facchietti – Fogli: “E chiedi al cielo il tuo tempo indietro, ma non lo avrai“. Facile, indietro non si trona. Da vecchi, quando oramai la vita è passata e si è vissuto il meglio, si vorrebbe tornare indietro, ma tutto ciò non sarà affatto possibile. L’uomo cercherà invano di chiedere al cielo ditornare alla giovinezza ma, ovviamente, le sue preghiere non verranno esaudite. Come dicevamo in precedenza, il tempo è inflessibile e non ammette deroghe. La canzone prosegue: “Io ti ho visto impazzire d’amore, ubriacarti di felicità. Caro amico hai perso il cuore, lui ti ritroverà, il segreto del tempo è che tutto perdona a chi tutto alla vita si dà. Ho visto amici andare in pezzi, è successo anche a me“. Qui la connessione tra il particolare e l’universale collimano: i cantanti raccontano le difficoltà personali di un uomo singolo (Ho visto amici andare in pezzi, è successo anche a me) ma subito dopo ne cercano un senso universale, una sorta di pietà collettiva. Il tempo tutto perdona e anche se con l’andare dell’età i sentimenti scemano, il cuore si può sempre ritrovare una volta per sempre. Facchinetti e Fogli hanno presentato Il segreto del tempo ai microfoni di RTL 102.5: