L’ironia del mago Forest ha conquistato il pubblico del Festival di Sanremo 2018. Arrivato sul palco del Teatro Ariston con tutta la sua personalità, nonostante la serata importante, il mago Forest non ha rinunciato a se stesso e alle proprie battute prendendo di mira i conduttori. “Che piacere conoscerti Claudio, posso farti una confessione, ogni volta che faccio l’amore metto sempre come sottofondo un tuo brano, potresti scrivere delle canzoni più corte?”, ha detto a Claudio Baglioni. Con i tre padroni di casa, poi, dà vita ad un simpatico sketch: “Con i miei poteri riuscirò a salvarvi la vita. Chi fa l’uomo? Lo interpreta Pierfrancesco visto che è abituato ad interpretare ruoli estremi. Dovrai trapanare una parte del mio copro in cui non ci sono già buchi”. Un intervento di una comicità sottile quella del mago Forest che non ha fatto rimpiangere i comici che, nelle scorse edizioni del Festival, hanno animato le varie serate. Promozione sicura, dunque, per lui (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
BIAGIO ANTONACCI DELUDE
Biagio Antonacci è stato uno dei grandi ospiti della seconda serata del Festival di Sanremo 2018. Il cantautore milanese, attesissimo sul palco del Teatro Ariston, ha un po’ deluso le aspettative dei suoi fans. Sempre impeccabile, Biagio si è regalato il duetto con Claudio Baglioni sulle note di “Mille giorni di te e di me”, ma il pubblico di Raiuno si aspettava qualcosa in più da Antonacci, abituato a dare sempre tutto se stesso al pubblico. Ieri sera, invece, è apparso un po’ troppo teso e trattenuto: colpa dell’Ariston o di ciò che gli aveva chiesto Claudio Baglioni? Di fronte ai grandi nomi della musica italiana, i telespettatori speravano di ascoltare anche un medley dei loro più grandi successi, cosa che finora non c’è stata. Antonacci, tuttavia, conferma la sua padronanza del palco e il suo talento. La voce c’è ancora così come la presenza scenica. Forse, scrive qualcuno sui socia, avrebbe dovuto osare di più coinvolgendo anche il direttore artistico che, a detta del pubblico, è ancora troppo ingessato (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
CLAUDIO BAGLIONI CONQUISTA PUNTI
Anche nella seconda serata del Festival di Sanremo 2018, Claudio Baglioni ha lasciato la scena a Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino concentrandosi su ciò che sa fare meglio ovvero cantare. Promossi, dunque, i duetti con i ragazzi de Il Volo per l’omaggio a Sergio Endrigo, con Biagio Antonacci sulle note di “Mille giorni di te e di me” e con Roberto Vecchioni con cui ha cantato “Samarcanda”. Quando Claudio Baglioni canta dimostra, ancora una volta, di avere, ancora, una delle più belle voci della musica italiana. Come conduttore, però, continua a non brillare. Il pubblico, dunque, lo promuove a pieni voti quando interagisce con gli ospiti, ma non approva il suo modo di stare sul palco accanto a Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, veri protagonisti della seconda serata. Baglioni, però, sta rispettando quanto detto alla vigilia ovvero che non avrebbe presentato limitandosi a controllare che tutto proceda per il meglio. Questa sera, dunque, tornerà a fare esattamente la stessa cosa esibendosi, poi, in duetto con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Per il momento, dunque, Baglioni merita comunque la sufficienza (aggiornamento di Stella Dibenedetto). Clicca qui per le ultime notizie su Sanremo 2018: Ermal Meta e Fabrizio Moro – diretta terza serata – news live – classifica
MICHELLE HUNZIKER PROMOSSA IN ROSSO
Come è andata la seconda serata di Sanremo 2018? Molto bene, anche per i look. Ecco perchè, il buon Giovanni Ciacci, direttamente sul portale di Novella 2000, ha distribuito i voti sugli abiti delle star presenti. Michelle Hunziker in rosa stile Marylin Monroe, conquista un bell’8. Pierfrancesco Favino con gli strass in perfetto stile sanremese, per l’esperto in look invece, conquista appena un 4, perchè: “Il gilet non aiuta la silhouette e sul palco dell’Ariston senza cravatta mai”. Anche Baglioni non raggiunge la sufficienza e si becca un 5 per colpa del farfallino storto anche durante la seconda serata. Lo smoking in stile Gabibbo di Lorenzo Baglioni invece, conquista un 7. Stesso voto per Giulia Casieri bella, sexy, sensuale e con l’abito giusto. Mirkoeilcane per Giò Giò è vestito bene ed è anche elegante, per lui un 6. Alice Caioli invece, in bianco non convince e si becca un 5. Il secondo abito di Michelle appare di un verde che non dona alle bionde, per lei il voto è 3. Anche il terzo abito della Hunziker non va bene e l’effetto “Bagaglino” le fa portare a casa un 5. Stesso voto anche per il quarto abito: “Abito uovo di Pasqua o tendina per le mosche?”. L’abito rosso in ultimo, conquista appieno Ciacci: “Finalmente. Abito perfetto: taglio, colore, tessuto. Tutto perfetto, un abito da Sanremo. Voto 10”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
PIPPO BAUDO PROMOSSO O BOCCIATO?
La seconda serata del Festival di Sanremo sicuramente è andata in scena forte di quello che è successo martedì e degli ascolti portati a casa da Claudio Baglioni. Il direttore artistico ha superato anche il miglior Carlo Conti e lo stesso Pippo Baudo, ospite della serata, lo ha fatto notare al conduttore che ha apprezzato. Proprio il grande Pippo è stato ospite nella prima parte della puntata con la sua lettera aperta a Sanremo complice dei suoi successi non solo come conduttore del Festival ma anche come talent scout. Una lunga lista di nomi noti a cominciare da Laura Pausini, Giorgia ed Eros Ramazzotti, facevano parte di questa sua storia sul Festival e della sua stessa carriera. Successi, tormentoni e tonfi spesso sono coincisi perché, voltente o nolente, proprio Baudo ha fatto la storia della kermesse e, se vogliamo, della musica italiana. Lui stesso lo sa e celebrando Sanremo ha celebrato sé stesso e per questo il nostro voto non può che essere 9. Rimane il fatto che il suo intervento è stato un po’ noioso almeno fino a che sul palco non sono arrivati gli Elio e le storie tese e allora, a quel punto, tutto è cambiato e anche Pippo Baudo è diventato protagonista di un simpatico siparietto. (Heda Hopper)
PIERFRANCESCO FAVINO PROMOSSO CON LA SUA DESPACITO
La 68° edizione del Festival di Sanremo procede senza particolari intoppi, soprattutto per quanto riguarda la conduzione della kermesse. La partecipazione di Michelle Hunziker si conferma più che positiva, tanto da meritare un 8 in pagella (vedi sotto). Ma anche il suo braccio destro Pierfrancesco Favino continua ad ottenere consensi a destra e a manca. Assolutamente perfetto per l’occasione, nel suo mix di serietà e simpatia, l’attore ieri sera ha stupito sia grazie alla sua dialettica, sempre adatta alla situazione, che alla sua abilità a stare sul palco. E il balletto con Michelle Hunziker sulle note di Despacito rappresenta l’apoteosi, almeno fino ad ora, del suo percorso al Festival di Sanremo. Anche i più scettici si sono ricreduti su colui che può essere considerato una delle vere sorprese di questa edizione del festival: Favino vince e convince, a conferma di una delle migliori conduzioni dell’ultimo decennio. Voto: 8
I VOTI DEI CANTANTI
Archiviata la seconda serata del Festival di Sanremo 2018, ecco le pagelle relative ai cantanti in gara. Le performance hanno ricalcato quelle della serata precedente, confermandosi nei trend e nelle impressioni già ricevute dai brani. Convince sempre di più Ron, a questo punto decisamente favorito per il premio della critica se non per la vittoria finale. Giulia Casieri la sorpresa più interessante tra le nuove proposte.
ANNALISA – Il mondo prima di te – Al secondo ascolto il brano di Annalisa si apprezza di più, linea melodica tra rock e pop, ma soprattutto l’esibizione vocale femminile probabilmente migliore del festival. Voto: 6/7
DECIBEL – Lettera dal Duca – Con un nuovo ascolto il brano di Ruggeri e compagni assume nuove sfumature, tocca angolature musicali fascinose che riportano agli anni 70 di David Bowie a cui il brano è dedicato, ma non solo, parla di spiritualità e di dialoghi con chi vive in un’altra dimensione, quella dell’eterno. Voto: 6/7
BAGLIONI E IL VOLO – Una bella botta di vita ci voleva e anche se in molti storceranno il naso per questo mix opera-pop, la canzone è talmente bella che questa versione di La vita è adesso “spacca” e rende finalmente il giusto tributo anche a Baglioni, dopo il terribile sketch durante E tu e altri duetti improbabili. Questa è grande musica, con la potenza di una orchestra sinfonica e voci che cantano libere e alte. Finale epico. Voto: 7
RON – Almeno pensami – Quanta bellezza, sembra di sentire la voce di Lucio. Piccola poesia di ognuno, nostalgia di una assenza, malinconia della mancanza. Ron si immerge in questo mare e il tempo sembra non essere passato mai. Se questa canzone non vince il festival, vuol dire che gli italiani non hanno cuore. Ieri gli abbiamo dato 8 oggi invece… Voto: 9
STING – Mad about you, dal suo repertorio solista, era già stata incisa in italiano da Sting, con il titolo di Muoio per te, tradotta da Zucchero. Dunque la performance di stasera non è esattamente una novità per quanto sia stata presentata in questo modo, ma certamente Sting ha fatto un buon lavoro, anche se gli inglesi che cantano in italiano sembrano sempre un po’ Stanlio e Ollio. Meglio il duetto con Shaggy, anche se questo si limita aqualche yeah allright come on. Ma tantè, questo è quello che passa Sanremo. Voto: 6/7
RED CANZIAN – Ognuno ha il suo racconto – A noi Canzian piace, benché così non sembra sia per il grande pubblico. A differenza dei suoi amici Facchinetti e Fogli ha tentato una strada ben diversa dalla musica dei Pooh, un pezzo rock dalle aperture quasi prog e heavy metal, al secondo ascolto il pezzo convince ancor di più. Non sarà da Sanremo ma merita. E dà lezione di canto alla metà dei partecipanti a questo festival. Voto: 6/7
BIAGIO ANTONACCI – Ospite numero tre, Biagio Antonacci predicatore anti social non ce lo aspettavamo e avremmo onestamente non voluto vederlo, invitandoci a suonare il citofono invece di inviare messaggini. Vabbè, peggio della predica è il melenso duetto con Baglioni, anche questo introdotto da un predicozzo: cantiamola volendoci bene. Love is love. Voto: 5
ELIO E LE STORIE TESE – Arrivedorci – A un secondo ascolto il brano di addio o di arrivederci poco importa degli Elii appare ancor più fastidioso nella sua presunzione di apparire autoironico, cosa che non riesce per nulla, anzi. Se voleva commuovere, non ci riesce, se voleva dire noi siamo stati i migliori ci riesce invece, ma solo per loro. Voto: 5
PIPPO BAUDO – D’altro canto se Berlusconi è ancora in politica, perché Pippo Baudo non può tornare sul palco di Sanremo, 50 anni dopo la sua prima volta? Si diceva moriremo democristiani, ma qui siamo stiamo parlando di “immortali”. Nonostante l’età Pippo non ha perso un’oncia della sua verve e anche della sua simpatica presunzione, mettendosi come un prete sul pulpito a raccontare i suoi 50 anni di Sanremo. Si vanta delle sue scoperte artistiche, tiene un comizio vero e proprio, sottolinea di detenere il record degli ascolti di Sanremo e gli ospiti che ha invitato al festival (“Io ho ospitato Madonna, io ho portato Bruce Springsteen”). Alla fine sembra anche un discorso funebre a se stesso. In fondo la storia della tv siamo noi e Pippo Baudo. Voto: 6/7
DIODATO E ROY PACI – Adesso – Diodato conferma quanto di buono avevamo già detto di lui, voce davvero notevole, maturità espressiva nonostante la giovane età, Roy Pace anche, un paio di interventi di tromba che nulla tolgono e nulla danno al brano. Voto: 6,5
IL VOLO – L’esibizione del trio inizia in scioltezza con il classico operistico Nessun dorma. Esecuzione di grande classe, pubblico esultante. Quindi si dedicano al tributo: 50 anni fa esatti, era il 1968, Sergio Endrigo vinceva meritatamente il suo unico festival di Sanremo. Viene omaggiato dal trio di tenori, il brano, bellissimo, è Canzone per te. Si unisce a loro anche Baglioni che non sfigura. L’esecuzione imponente, giusto tributo a uno dei giganti della canzone italiana. Voto: 8
LE VIBRAZIONI – Così sbagliato – Cantare canta male anche nella seconda serata per cui il problema del frontman delle Vibrazioni non è il rodaggio, è proprio un problema suo. Un lamento. Voto: 5
MICHELLE HUTZINKER – Dopo il buon rodaggio della prima sera Michelle prende decisamente in mano il bastone della conduzione: spontanea, simpatica, non prende papere, è sempre a suo agio a differenza dei suoi due impalati colleghi. Piacevolissimo lo sketch iniziale con la canzone di Biancaneve in cui prende brillantemente in giro Baglioni. Per non dire di “favina” a cui fa fare proprio la figura del palo della luce. Canta bene, si diverte davvero insomma una perfetta maestra per bambini, che non si prende mai sul serio. Voto: 8
Le nuove proposte
LORENZO BAGLIONI – Il congiuntivo – Il nuovo Gabbani? L’intenzione probabilmente era quella, la canzone che prende in giro tutti e tutto, peccato che Gabbani aveva anche una melodia vincente e irresistibile. L’ex professore di matematica al suo debutto musicale appare invece come appunto un professore: pedante e noioso. Musicalmente un brano che si perde fra altri centomila. Voto 5
ALICE CAIOLI – Specchi rotti – Brano che assomiglia a quelli della fucina di Amici, una EmmaMarrone meno sguaiata ma non lascia traccia. Voto: 5
GIULIA CASIERI – Come stai – Un bel testo, un bel personaggio. Un bel sound pop-funk su cui la ragazza tiene ottimamente il ritmo. Black music dalla Sicilia. Con un po’ di rodaggio vocale potrebbe diventare qualcuno. Voto: 6,5
MIRKOEILCANE – Stiamo tutti bene – Un rap? Una poesia recitata? Boh. Davvero non si capisce cosa sia, anche se va detto che ricordarsi a memoria questo fiume di parole senza fine ci vuole impegno. Ma perché è stato portato a Sanremo?Un colloquiale stonato e naif nel senso più deleterio. Voto: 4
Le pagelle della seconda serata del Festival di Sanremo 2018
A cura di Paolo Vites le pagelle delle esibizioni della seconda serata del Festival di Sanremo per la direzione artistica di Claudio Baglioni. Durante la giornata il post sarà aggiornato con commenti e valutazione di aspetti legati all’evento, mentre in diretta saranno valutati tutti gli artisti in gara. I parametri sono legati alla canzone e alla performance. Fateci sapere il vostro parere.