Gli appassionati di musica degli anni ’90 ricordano sicuramente gli Oasis, una delle band di maggiore successo grazie alle loro hit Don’t look back in anger e Wonderwall. Il gruppo inglese vedeva come frontman Liam Gallagher, accompagnato dal fratello Noel che, oltre a suonare la chitarra, era anche l’autore di molte della più note canzoni. Gli screzi tra Noel e Liam erano fatto noto già allora, quando era balzato alle cronache il sospetto che ci fosse una donna sotto i loro dissapori, gli stessi che poi hanno portato alla rottura definitiva nella band. La donna in questione era Sara Mac Donald che non solo ha spinto il marito Noel a lasciare gli Oasis ma ancora oggi sarebbe la principale causa di una loro mancata reunion. A distanza di anni sembra infatti che i contrasti non siano ancora venuti meno, come confermato anche da alcuni sorprendenti tweet pubblicati di recente dallo stesso Liam Gallagher, arrivato persino a definire la cognata una strega.
Liam Gallagher lancia un attacco alla cognata Sara Mac Donald
Qualche settimana fa Liam Gallagher ha rilasciato un’intervista nella quale ha chiamato in causa la cognata, affermando: “Non me ne frega niente se Sara, Noel o sua figlia sono attaccati dai troll sui social”. Parole alle quali Sara Mac Donald aveva prontamente risposto: “Spero che sarai morto quando i miei figli saranno sui social”. È stato questo solo l’inizio di un botta e risposta su Twitter, che ha ricordato le vecchie vicissitudini degli Oasis e l’intromissione della cognata, definita ‘una strega’. Ha infatti scritto l’ex frontman del gruppo: “Lei è il motivo per cui gli Oasis non stanno più insieme. Devo dirlo. È oscura”. Ha quindi aggiunto: “Penso sia l’ora di indicare la strega. Vuoi che cada morto, hai qualche rotella fuori posto e il mondo lo sa bene”. Il cantante ha precisato anche un fatto accaduto poco prima della partenza della band per gli USA: “Stavamo per andare in tour negli Stati Uniti, ma lei ha rubato il passaporto di Noel e lo ha stordito per una settimana. Noel è venuto a piangere alla mia porta”.