“Questo CD nasce dalla forte esigenza di dare una seconda vita ad alcuni brani già pubblicati in miei precedenti lavori. Ho voluto dare ad essi nuova linfa vitale.  DESERT contiene dieci tracce dedicate al contrabbasso, di cui nove tratte dai precedenti album: ASYLUM, HOME, LA VIA LATTEA oltre ad una nuova composizione Wadi Rum. Una sorta di viaggio immaginario attraverso luoghi ed atmosfere con la mia mai sopita voglia di cercare e trasformare in musica, attraverso le quattro corde, visioni e sensazioni” (Felice Del Gaudio)



Album come questi danno un forte segnale di come l’intelligenza, la passione, un’idea forte, debba far parte della storia di un musicista e quanto siano poi importanti per l’evoluzione dei linguaggi, delle tecniche che magari fra un po’ di tempo arriveranno in dischi pop.

Realizzare un album di solo contrabbasso è comunque sempre una sfida. Felice Del Gaudio eccellente strumentista, originario di Lagonegro, ma bolognese di adozione, ha al suo attivo più di 150 registrazioni discografiche e cinque album come solista e leader oltre ad aver collaborato con Paul Wertico, Lucio Dalla, Quartetto Archi Opera di Berlino, Henghel Gualdi, Piergiorgio Farina, Raphael Gualazzi, Biagio Antonacci, Sherrita Duran, Ginger Brewe e Daniele Di Bonaventura. Con il gruppo di quest’ultimo nell’estate 2016 è stato protagonista di un interessante concerto svoltosi a Petra Segreta a San Pantaleo quando, il Daniele Di Bonaventura Band’Union si unì al gruppo dei talentuosi chitarristi del Rigel Quartet.



In questo nuovo album di Del Gaudio sembrano incontrarsi echi lontani: alcuni degli straordinari lavori dei King Crimson, il visionario basso di Hugh Hopper presente in Alifib di Robert Wyatt (da Rock Bottom) o le magie di Joe Zawinul.

Un album di grande fascino nel quale il contrabbassista condensa anni di esperienze, riuscendo a sorprendere sia quando si esprime da solo con il suo strumento come in Dido Dado o nella stupenda Desert (suonata con l’archetto) mettendo in luce un delicato e toccante approccio melodico, sia quando sfrutta sapientemente tutte le moderne tecnologie: echi, reverberi, loop. Presenti come ospiti Teo Ciavarella (piano) in Asylum, Enrico Guerzoni (cello) in North Sun e Buon Compleanno, Antonio Del Gaudio (chitarra) e Alfredo Laviano (percussioni) in Wadi Rum. Sonorità orientali in North Sun, l’accennata vocalità in Wadi Rum, il bel clima di rilascio nella conclusiva Asylum nella quale Del Gaudio avvalendosi del piano di Teo Ciavarella, chiude con sottile malinconia questo interessantissimo lavoro. Risultato quasi sorprendente oltre alla ulteriore conferma di quanto importante è il ruolo del basso e del contrabbasso nella musica moderna. Si raccomanda “vivamente” con l’invito a Felice Del Gaudio a proseguire in quest’appassionata ricerca.