Questo è l’anno di Carmen, la stella del circo di Siviglia, coprodotta da Opera Domani, un programma dell’AsLiCo e del Festival di Bregenz, un’importante manifestazione estiva sul lago ai confini tra Svizzera e Austria. Andiamo con ordine. Su ‘quel ramo del ramo di Como’ c’è un piccolo, ma importante, Teatro Sociale che sbanca tutti gli altri teatri italiani, almeno per numero di repliche di un’opera l’anno. Questa stagione sono programmate ben 150 repliche in Italia e molte altre in Austria, Francia, Germania, Stati Uniti e Svezia di una produzione di Carmen di Bizet adattata ai bambini ed ai ragazzi di tutte le età. Da ventidue anni l’AsLiCo – L’associazione lirica concertistica italiana nata a Como (dove ha la sede centrale) da anni collabora con reti di teatri stranieri nell’ambito di un programma per educare le generazioni al teatro in musica. Sono programmi pluriennali; ad esempio, questa primavera, mentre circuita in circa trenta teatri italiani Carmen, la stella del circo di Siviglia’ , in una rete di teatri della Turchia un’altra troupe As.Li.Co. porta l’adattamento del Barbiere di Siviglia  di Gioachino Rossini visto lo scorso anno in Italia, Francia e Germania.



Il primo progetto, Opera Domani, che tuttora fa parte della piattaforma Opera Education, è nato 22 anni fa dall’idea di creare una proposta musicale per i ragazzi che potesse educare le nuove generazioni all’enorme e ricco patrimonio rappresentato dalla musica lirica. Allora non esisteva nulla di simile in Italia e l’obiettivo è stato fin da subito quello di interessare il pubblico di bambini e di ragazzi utilizzando gli strumenti adeguati alla loro età e proponendo un percorso scolastico che fosse divertente, interessante, che li facesse sentire protagonisti, coinvolgendoli in prima persona nel processo di apprendimento e che fosse coniugato con attività scolastiche divertenti per imparare a cantare alcune arie e costruire piccoli oggetti di scena con cui giocare dal proprio posto in platea e diventare ‘co-protagonisti’ di un vero e proprio spettacolo di opera lirica.



Parallelamente, Opera Domani comportava anche il coinvolgimento di giovani artisti (cantanti, registi, attori, scenografi, musicisti organizzatori) chiamati alla produzione di opere liriche “adattate” ad un pubblico di ragazzi. Una vera sfida! Il progetto è stato da subito quella di educare i bambini all’opera vera per creare veri spettatori di domani, i ragazzi sono coinvolti in uno spettacolo “da grandi” per diventare “grandi spettatori” (o attori, cantanti, registi, musicisti, organizzatori, critici..!). Al primo progetto si sono aggiunte negli anni proposte per tutte le fasce d’età: Opera Kids, rivolto ai bambini delle scuole materne, Opera it, pensato per i liceali, Orchestra in gioco, il progetto dedicato alla musica sinfonica, Opera Baby per i neonati fino a 36 mesi e, l’ultimo, Opera meno 9, per le mamme in attesa. Ognuno dei progetti dedica percorso e produzione teatrale ad un autore, esplorandolo ed adattandolo al pubblico di riferimento. Opera Education è la piattaforma per i giovani che racchiude tutte le possibilità di educazione alla musica lirica e sinfonica.



Non c’è distinzione anagrafica di pubblico, Opera Education e tutti i suoi progetti vengono seguiti sia dai ragazzi che provengono dai centri delle città sia dalle periferie che da piccoli paesi più difficili da raggiungere. Dopo il successo di Opera Domani, che si rivolgeva principalmente a bambini di scuola elementare e media, AsLiCo ha ora esteso, come si è visto,  le proposte a tutte le fasce d’età comprese tra gli 0 e i 18 anni .

Ma veniamo a Carmen, la stella del circo di Siviglia vista ed ascoltata al Teatro Olimpico di Roma il 27 aprile scorso, in una delle recite serali in cui sono ammessi genitori , parenti ed adulti in genere. Ovviamente il violento lavoro di Bizet è contenuto in un’ora un quarto (senza intervallo) e reso fruibile a bambini (i quali partecipano cantando dalla platea alcuni cori a cui sono stati addestrati a scuola); i bambini che hanno seguito la prepazione all’opera sono distinguibili dagli altri poiché indossano cappellini di carta (da loro stessi manufatti) e portano bandierine. Restano molto delle principali arie e degli ensemble, ma la vicenda è spostata in un circo di cui Zuniga (Jacopo Sorbini) è il proprietario, Carmen (Irene Molinari) la stella maga e ballerina, Josè (Ugo Tarquini) il giovane guardiano, Escamillo (Luca Galli) è ‘l’uomo d’acciacio’ che si dedica a esercizi spericolati, Micaela (Tiberia Monica Naghi) l’assistente del lanciatore di coltelli , Mercedes (Luana Grieco) la trapezista, Dancario (Guido Dazzini) il lanciatore di coltelli , Remediario (Ermes Nizzardo) il fachiro. Dato che siamo in un circo , non mancano giocolieri e ballerini . Nella bella scena di Alessandro Bernard (autore anche della regia) e di Alberto Beltrame, la vicenda si sviluppa da un pomeriggio alla mattina seguente.. C’è ovviamente un’orchestra dal vivo (l’orchestrazione è semplificata) diretta con brio da Azzurra Steri.

La vicenda si dipana più o meno come  nel libretto: Carmen irritisce il giovano Josè (appena assunto come guardiano del circo) e lo tradisce con Escamillo, José (licenziato ed ignavo della tresca di Carmen con Escamillo) la segue in atttività illegali di contrabbardo. Nel finale , Josè trafigge Carmen che ha cercato di colpire Carmen (rifugiatasi nella scatola del lanciatore di coltelli) con una sciabola. Quando gli altri accorrono ed aprono la scatala , il manufatto è vuoto. In fin dei conti, questa Carmen è una maga. Ed uno spettacolo per bambini e ragazzi non vuole essere cruento.

Tre ottime voci di cui si parlerà in futuro: Irene Molinari, Ugo Tarquini, e Luca Galli.

Molto divertimento e tanti applausi.