“Pregherò” la intitolò Celentano facendone alcuni decenni fa la versione in italiano, trasformandola in sentita preghiera. Peccato che il brano originale a firma ed esecuzione del leggendario cantante soul americano Ben E. King intitolata Stand by Me di religioso non avesse nulla, era semplicemente una supplica amorosa. Il Kingdom Choir che ha eseguito i canti del matrimonio reale tra il principe Harry e l’attrice Meghan Markle ha pensato di inserirla tra i canti eseguiti durante la celebrazione. Si tratta di un coro inglese, ma specializzato nel canto gospel che appartiene come nascita al popolo afroamericano; un omaggio, la scelta del coro così come del vescovo che ha tenuto il sermone anche lui americano e di colore, alla patria della sposa, che è come si sa americana.



STAND BY ME, CORO GOSPEL AL ROYAL WEDDING

Non c’è niente di male in fondo a “infilare” fra gli splendidi canti religiosi eseguiti durante le nozze anche un brano per così dire “profano”, in fondo una dedica all’amore carnale ci sta, anche perché la canzone è molto bella, non è certo una di quelle canzoncine pop da quattro soldi pacchiano che invece si usano spesso nei matrimoni italiani. Il fatto è che non è un brano gospel, è un pezzo tipicamente soul, che è stato arrangiato per l’occasione in chiave gospel moplto d’effetto. Ripetiamo, niente di male, se non che i media italiani nel commentare la cosa avrebbero magari dovuto indagare appena un po’ su cosa fosse Stand by Me. E a proposito di omaggi alle origini americane della sposa, era statunitense anche Sheku Kanneh-Jenson, il violoncellista che ha suonato in chiesa verso la fine del matrimonio.



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