L’ultimo concerto di Eminem ha seminato il panico tra i fan. Il rapper infatti, durante la sua esibizione dal vivo, ha pensato bene di usare dei particolari effetti speciali dal palcoscenico, simulando dei colpi di pistola. Alcuni spettatori, sono letteralmente rimasti traumatizzati per via degli effetti sonori in stile sparatoria assolutamente veritieri. Alcuni infatti, pensando si potesse trattare di un attentato terroristico, sono fuggiti via a gambe levate, generando del panico non da poco. Successivamente, sono anche arrivati numerosi attacchi nei confronti del celebre rapper. Avere sparato a così alto volume effetti di quel tipo, è stata considerata una mossa infelice, specie in un periodo storico come questo, con la paura degli attentati sempre dietro l’angolo. L’incidente è avvenuto a Manchester, nel Tennesse, nel corso del Bannaroo Festival. Il cantante, esibendosi sulle note di “Kill you”, ha utilizzato questi suoni decisamente fuori luogo, simulando degli spari e seminando il panico tra i presenti.
Eminem, effetti sonori di una sparatoria generano il panico
Eminem e la sua ultima performance canora, non sono di certo stati apprezzati dal pubblico. La simulazione di una sparatoria ha generato il panico. Così come riporta Billboard: “a quel punto moltissimi fan hanno cominciato a urlare e a fuggire: una situazione potenzialmente pericolosa, visto che nella calca dovuta al panico sono sempre possibili incidenti di varia natura. Dopo un po’, compreso l’equivoco, si è ristabilita la calma, ma questo non ha evitato al cantante di essere subissato da un diluvio di critiche”. Ed infatti, sul web a tal proposito si legge: “Mi stavo divertendo, poi c’è stato quel rumore realistico di un’arma da fuoco. Tutta la folla si è piegata, io non mi sono mai sentito più traumatizzato e in preda al panico. Completamente inappropriato”, e ancora: “Un atto irresponsabile e di cattivo gusto”. “Non mi scuserò per aver twittato di essere spaventato – ha scritto un utente – Non sono un guerriero della giustizia sociale, ero terrorizzato, così come le persone intorno a me e questo è già un motivo valido per parlarne”.