Mancano solo pochi giorni all’uscita di ‘Sputnik‘, il nuovo album di Luca Carboni disponibile su negozi e piattaforme digitali a partire dall’8 giugno. Il progetto è già stato anticipato dal singolo ‘Una grande festa’, il più trasmesso dalle radio e numero 1 della classifica EarOne, ed è composto in tutto da nove canzoni, che ripropongono lo stile tipico dell’artista. Dando un veloce sguardo al passato, ‘Sputnik’ si concentra soprattutto sul presente e non manca di pensare al futuro. Per raggiungere un obiettivo tanto prestigioso, Carboni ha collaborato con artisti di spicco quali Calcutta (in ‘Io non voglio’), Giorgio Poi (in ‘Prima di partire’), Flavio Pardini (in ‘L’alba’) l’accoppiata Daniele Coro e Federica Camba in ‘Una grande festa’, mentre Alessandro Raina e Dario Faini hanno partecipato alla stesura della canzone ‘Ogni cosa che tu guardi’. Si tratta di album corale nel quale però non viene mai perso di vista lo stile personale di Carboni.



I TEMI DEL NUOVO ALBUM ‘SPUTNIK’

‘Sputnik’, il nuovo album di Luca Carboni, chiama in causa diverse tematiche quali la tenerezza, il malessere, la paura dell’abbandono al quale si uniscono questioni più attuali come l’incontro tra più generazioni e la nostalgia del passato. “Mi piaceva l’idea di far incontrare la mia generazione con la nuova generazione, che sta rinnovando la canzone d’autore, partendo da punti in comune. Ma è un discorso che porto avanti già da un po’: negli ultimi anni ho capito che sentire sempre il mio punto di vista sulle cose mi annoiava e che volevo sentire altre voci”, ha raccontato Luca Carboni al sito Rockol spiegando anche la tipologia di suono da lui scelta. Proprio come accaduto per il precedente album ‘Pop Up’, anche in questo caso mancano quasi completamente le chitarre mentre vengono preferiti sintetizzatori e tastiere. Aggiunge il cantante: “È un album ancora più essenziale. Musicalmente, questo disco è frutto della mia collaborazione con Christian Rigano. Tra noi c’è un bel feeling musicale: abbiamo mischiato suoni più contemporanei a citazioni di sonorità degli anni ’80. Penso soprattutto alla new wave, alle synthband che ascoltavo quando ero ragazzino”

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