Nuovo album (e nuovo successo) per Gue Pequeno, che si riconferma un outsider del rap italiano. Certo, la musica non è ai livelli di Sinatra [titolo del disco, N.d.R], ma il genere è oramai in semi-decadenza. Nelle tracklist degli adolescenti, oggi, c’è una t di troppo che si aggiunge alla parola rap. Per questo Fibra & co. hanno un po’ ceduto il passo ai giovani, non senza reinventarsi con featuring e hit più pop che rap. Anche Sinatra, di Pequeno, è un lavoro diverso dal solito. A cominciare dal singolo Bling Bling (Oro): la voce di Mango è una piacevole e inaspettata sorpresa. Gue ci teneva a omaggiarlo, e il lavoro complessivo non dispiace affatto. Certo è che un Mango hip hop non si era mai sentito. Tanto più che le note sono quasi tutte ammiccanti all’estero, per una musica e un testo di respiro propriamente internazionale.
TANTI FEAT.
Su dodici tracce, solo quattro non prevedono una collaborazione. E pensare che è un disco da solista: Gue ha chiamato a raccolta alcuni dei suoi più fidati collaboratori (nonché colleghi) della scena musicale italiana. Tra questi ci sono Tony Effe e Pyrex, con le loro immancabili influenze trap. Gue è da sempre un personaggio controverso: difficile trovare una via di mezzo tra amore e odio. Onore al merito, però: resta uno dei pochissimi artisti in grado di rendere giustizia ai versi del rap.