Con il brano “Mi farò trovare pronto”, Nek – al secolo Filippo Neviani – si prepara a sorprendere il suo pubblico di estimatori sul palcoscenico del Teatro Ariston, in occasione della sua partecipazione alla 69esima edizione del Festival di Sanremo 2019. Si tratta di un brano importante dal punto di vista professionale e non solo poichè anticipa innanzitutto il nuovo album del cantautore di Sassuolo, in uscita nella prossima primavera, nonché il suo ritorno con un live imperdibile all’Arena subito dopo la stagione estiva. Per Nek, il ritorno all’Ariston segna anche la sua quarta volta su quel palcoscenico così ambito. Eppure, la più importante per lui fu la partecipazione di quattro anni fa, quando si esibì sulle note di “Fatti avanti amore”. “Tornai al Festival dopo un periodo di buio artistico che nasceva da un disco non capito in cui affrontavo la morte di mio padre e la nascita di mia figlia. La mia vita professionale aveva subito uno scossone e dopo 18 anni mi rimettevo in gioco”, spiega Filippo in una intervista al Corriere della Sera. In quell’occasione si piazzò secondo e rappresentò in parte una delusione. “Però la vera vittoria a Sanremo può arrivare dopo”, dice, e non ha tutti i torti in quanto sia quel pezzo che la cover “Se telefonando” portata al Festival rappresentarono entrambi un grande successo. Tra le sue hit resta memorabile “Laura non c’è” ma Nek, all’epoca travolto dal successo, oggi ammette di essersi perso una serie di dettagli importanti. La sua prima volta a Sanremo Giovani con “In te”, brano contro l’aborto, fu invece la peggiore esperienza sanremese: “È il Festival che ho vissuto peggio. Oggi il pezzo di denuncia a Sanremo è sdoganato, allora venni messo ingiustamente alla gogna”, spiega.



NEK A SANREMO 2019: L’AMORE TOTALE NEL SUO BRANO

Ora Nek si prepara a presentare un nuovo che parla d’amore, “Mi farò trovare pronto”, una sorta di “conseguenza”, come la definisce lo stesso artista, della canzone “Fatti avanti amore”, sia nei suoi che nei temi. Tra i due brani, un legame forte: “quella era la consapevolezza dell’amore, qui il fatto che è l’energia più forte che un essere umano può provare, è una rivoluzione interiore”. A proposito di questo, Neviani rivela qual è stata la sua rivoluzione interiore: “Quando è nata mia figlia. Sono credente e nell’ambito della fede ho sperimentato quell’amore totale. “Non c’è amore più grande che dare la vita” dice il Vangelo. Credo che chiunque sia genitore mi capisca. E dopo quell’esperienza l’ho ritrovato negli occhi di altri”, racconta. Il riferimento è anche all’esperienza vissuta da Nek la scorsa estate con il progetto Nuovi Orizzonti in Brasilenek, per il recupero dei bambini vittime di violenze. Come spiega nel suo brano sanremese, non c’è un film d’autore, poesia o canzone in grado di arrivare “all’altezza dell’amore”, ma qualcuna di queste si avvicina molto. Sul piano dei film, dice, L’ultimo bacio “mostra le fragilità di tutti noi, ma anche quanto il fatto che se hai l’amore non cerchi altro”. Il brano di Battisti, Emozioni, usa l’amore come “linguaggio emozionale”. Per quanto riguarda la poesia, invece, cita L’Inno alla carità di San Paolo, spiegando come “carità e amore sono la traduzione della stessa parola”.

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