Una canzone forte, coraggiosa, spaventosa. Si intitola “Caramelle” ed è stata incisa insieme da Pierdavide Carone, che ne ha scritto il testo, e i Dear Jack. Tratta il tema della pedofilia, degli abusi sui minori, con delicata poesia e anche linguaggio di cronaca, vista però dagli occhi delle vittime, quelli che subiscono e non parlano mai, per lo shock, per la vergogna, per la loro infanzia rovinata così come il loro futuro. A questi ragazzini hanno dato vita loro Carone e i Dear Jack. Un solo problema, piuttosto triste: la canzone non è stata accettata al festival di Sanremo. Si dicono delusi dall’eliminazione: “Il nostro intento non è certo speculare su un trauma, ma denunciare un orrore, qualcosa che d’improvviso può sconvolgere la vita di chiunque”. Aggiungendo, in particolare Carone, di essere rimasto molto deluso da Baglioni. Il problema, aggiunge, è che se non sei accompagnato da una star della musica, certi temi non passano. Tutti infatti ricorderanno che con Lucio Dalla Pierdavide aveva cantato un brano con tema la prostituzione: “E’ la riprova che la pedofilia è ancora un tabù”. Sulla questione è intervenuto oggi con una lettera al Corriere della Sera Roberto Vecchioni, a prendere le parti del brano escluso.
GRAZIE PROFESSOR VECCHIONI
La definisce appartenente alla categoria delle “canzoni uniche”: “Carone sceglie il tema drammatico e orrendo della pedofilia e riesce a raccontare in tre sequenze cinematografiche, da cui restano volutamente fuori moralismi, colpe, accuse o difese, giudizi di ogni tipo”. Per Vecchioni, seppur con i dovuti distinguo, è una canzone che ricorda Verga e Capuana, il cinema francese: “Carone non cade nella trappola di descrivere i fatti (supera l’ovvio, evita la miseria pornografica), si limita ai pensieri e alle parole. La canzone non si pone il problema (implicito) dell’accusa o della generalizzazione, (il mondo è marcio, salviamo i ragazzi), perché questo lo dà già per scontato”. E’ una canzone che pone domande, tocca a noi ascoltatori capire chi e perché, conclude. Carine ha risposto sui social a Vecchioni ringraziandolo: “Quest’uomo, oggi, scrive sul Corriere per parafrasare Caramelle, paragonandone lo stile tematico alla “Tentazione!” di Verga, paragonando Marica alla “Giacinta” di Capuana, fino a spingersi al cinema di Robbe-Grillet. Non so davvero se merito questi paragoni, non so neanche se merito l’analisi di un mio testo da parte del Professore della musica d’autore italiana. Quello che so è che posso ringraziare, con i Dear Jack per questa importante testimonianza, da parte di Vecchioni, sperando che mi lasci ancora ‘questo orgoglio smisurato di essere solo un uomo’. Grazie.”