Tra le accuse rivolte a Sfera Ebbasta c’è anche quella di blasfemia. Al trapper un prete di Cologna Spiaggia, in provincia di Teramo, ha dedicato un’omelia nella quale lo ha criticato. Don Josè Erismar De Andrade Silva ha attaccato senza indugi Gionata Boschetti, in arte Sfera Ebbasta. «Cari genitori, quando rientrate a casa, controllate i cellulari dei vostri figli. Se ci sono testi di Ebbasta, cancellateli. È un pessimo esempio». E poi ha definito «musica spazzatura» quella del trapper. L’episodio, raccontato da Repubblica, risale a pochi giorni fa. Il parroco di origini brasiliane ce l’ha con i contenuti dei brani del primo musicista italiano nella top 100 mondiale di Spotify. «Fa apologia sessista, della violenza. Considera le donne delle…». Intanto a carico di Sfera Ebbasta ci sono pure le indagini della Procura di Pescara per istigazione all’uso di droghe. Contro Sfera Ebbasta si era scagliato l’esorcista don Antonio Mattatelli all’indomani della tragedia nella discoteca di Corinaldo. Nessun dubbio per lui: dietro i testi del trapper si nasconde Satana. «Dietro messaggi simili c’è il demonio. È l’anti-educazione. E mi sorprende che vengano accompagnati dagli stessi genitori nelle discoteche per partecipare a certi incontri».
“SFERA EBBASTA È BLASFEMO”: GLI ATTACCHI AL TRAPPER
Don Mattatelli arrivò a parlare di «funzione anticristica» di questi rapper che «instillano nei ragazzi dei valori sbagliati». E aggiunse che «certe canzoni andrebbero anche vietate, censurate per legge». Gli ha fatto eco su Facebook don Silvio Caterino, un parroco di Trevignano: «Leggete il testo di Hey tipa, leggetelo tutti. Perché molti dei nostri ragazzi delle medie vanno a scuola con quella canzone nelle orecchie, al mattino… e questo è male! È male!». Questa canzone fu stigmatizzata anche da Federica Sciarelli nella puntata di “Chi l’ha visto?” dello scorso 12 dicembre. Quella della chiesa sembra dunque una nuova crociata. Neppure il mondo della scuola è rimasto indifferente, anche se il trapper non ha mai fatto mistero di non essere stato uno studente modello: bocciato in prima media, non ha il diploma. Se ne parla in classe, molti insegnanti, come riportato da Repubblica, raccontano di aver discusso a lungo di lui nelle lezioni. E chissà se prima o poi arriverà addirittura una tesi di laurea dedicata…