E’ nata una stella, il remake del noto film reso un capolavoro negli anni 70 grazie alla partecipazione come attori protagonisti di Kris Kristofferson e Barbra Streisand, ha avuto un nuovo momento di notorietà ed è candidato a diversi premi Oscar. Ma già ai Golden Globe ha ottenuto importanti riconoscimenti. Per tutti, la sorpresa più grande è stata la recitazione di Lady Gaga nel suo primo film, che ha lasciato molti di stucco, priva di tutto il baraccone di trucchi e vestiti con cui l’abbiamo sempre conosciuta. Il film, si sa, ha a che fare con i problemi di alcolismo del protagonista, nella nuova versione Bradley Cooper, che alla fine morirà in un devastante incidente automobilistico mentre guida ubriaco. L’alcolismo, come tutte le dipendenze, non è altro che la conseguenza di gravi problemi mentali. Tutto questo Lady Gaga lo ha detto chiaramente nel discorso di accettazione ai Grammy di qualche giorno fa, dove anche qui si è imposta vincitrice. Un discorso in cui ha parlato proprio della malattia mentale di cui sono vittime i protagonisti del mondo spettacolo, e di cui ha sofferto anche lei in tempi recenti, con un parziale ritiro dalle scene. “Sono davvero orgogliosa di far parte di un film che si occupa di problemi di salute mentale. Sono così importanti. E molti artisti ne sono colpiti, dobbiamo prenderci cura l’uno dell’altro. Quindi se vedete qualcuno che soffre non distogliete lo sguardo. E se state male, anche se potrebbe essere difficile, provate a trovare quel coraggio dentro di voi per immergervi in profondità e andate a prenderli insieme a voi nella vostra testa”.
L’AMICO PRETE DI LADY GAGA
Parole di grande empatia per un male, la sofferenza mentale, di cui ancora ci si occupa troppo poco. Lady Gaga tra l’altro da tempo frequenta un sacerdote cattolico e si reca spesso a Messa da lui. Nel 2017 la cantante ha sofferto di fibromialgia ed è stata costretta a cancellare il tour. In quel periodo sui social è apparsa una sua foto inginocchiata con il rosario tra le mani intenta a pregare profondamente. Sempre in quel periodo ha pubblicato sui social un’altra foto insieme al suo amico sacerdote, padre Duffell con queste parole: “Grazie per questa meravigliosa omelia, come sempre. Oggi mi ha commossa molto quando ha detto che l’Eucarestia non è una ricompensa per chi è perfetto, ma il cibo che Dio ci dà”. Parole che dimostrano se non una conversione già compiuta, un profondissimo legame con la fede cattolica. D’altro canto è di origine italiana ed è cresciuta in una famiglia cattolica.