Tutto confermato, dopo la conclusione delle indagini di rito, sulla morte del cantante dei Prodigy Keith Flint: suicidio per impiccagione. Lo ha comunicato stamane il coroner incaricato del caso Lynsey Chaffe. Il corpo del cantante ha aggiunto rimane però ancora sotto investigazione in attesa di un esame tossicologico, evidentemente si vuole sapere se Flint avesse assunto droghe o alcolici prima di uccidersi. Il girono prima in realtà aveva partecipato a una maratona, quindi era in buone condizioni, ma magari per darsi coraggio nel compiere il gesto ha preso qualche sostanza.



UCCISO DALL’ABBANDONO DELLA SUA COMPAGNA

Come si sa motivo del suicidio è stato la fine del rapporto con la sua compagna di diversi anni che lo aveva abbandonato poco tempo fa. Keith Flint, 49 anni, non è mai riuscito a superare il dolore della separazione e continuava a chiedere alla donna di tornare da lui. Un carattere molto fragile, il suo, che non ha saputo far fronte alla separazione, sentendosi improvvisamente solo e abbandonato, nonostante in pubblico amasse apparire come una sorta di maschera del terrore, un vero demonio. Il gruppo aveva da poco pubblicato il loro nuovo disco e si preparava a tornare in tour, nessuno dei suoi compagni dei Prodigy evidentemente aveva capito quale problema stesse vivendo Keith Flint.

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