Scott Walker è morto. Il musicista aveva 76 anni ed era stato autore cult a cavallo tra i sessanta e i settanta dello scorso secolo. Americano, ma naturalizzato britannico, aveva avuto un grandissimo successo con l’album “Scott 4”. A dare l’annuncio della morte è stata la 4AD, la sua casa discografica. Tramite Facebook l’etichetta scrive: “Con tristezza enorme annunciamo la morte di Scott Walker. Per cinquant’anni il genio di questo uomo nato Noel Scott Engel ha arricchito la vita di tantissime persone. Prima con il trio dei The Walker Brothers e poi da solista, produttore e compositore di originalità senza compromessi aveva fatto innamorare migliaia di persone“. La sua carriera era iniziata negli anni sessanta grazie al gruppo pop dei The Walker Brothers. Nel 1967 poi era iniziata la sua carriera da solista, definito dalla critica come raffinato e psichedelico e in grado di segnare i tempi.
Scott Walker è morto: Il musicista aveva 76 anni, Carlo Verdone tra i suoi fan
La morte di Scott Walker ha scosso il mondo dello spettacolo, perché erano moltissimi quelli ad aver preso ispirazione su di lui. Tra questi troviamo anche personaggi di un certo calibro come Nick Cave, David Bowie e Jarvis Cocker. Tra i suoi più grandi fan italiani c’è Carlo Verdone che aveva deciso di mettere nella colonna sonora del suo film “Posti in piedi in Paradiso” la canzone “It’s raining day”. Lo ha voluto ricordare subito su Twitter Morgan, che ha scritto: “È morto Scott Walker, il più grande musicista in assoluto degli ultimi trent’anni se consideriamo i due album Tilt e Drift. Basterebbero questi per sostenere che a fine del novecento è stato ciò che Beethoven era stato per l’inizio dell’ottocento“. Molti hanno deciso invece la via privata delle condoglianze in famiglia, senza riuscire ad esprimere il proprio cordoglio tramite i social network.