Non si lascia guardare in faccia da nessuno. Quando si reca ai concerti gira immancabilmente con una felpa col cappuccio in testa e occhiali da sole circondato da feroci guardie del corpo che allontanano a spintoni chi osa avvicinarsi per chiedere una foto o un autografo. Da decenni ai suoi concerti è strettamente proibito scattare fotografie, non sono ammessi neanche quelli della stampa come a ogni concerto. La sicurezza nei teatri dove si esibisce gira instancabile tra le poltrone con la torcia in mano a cercare chi ha il coraggio di usare il cellulare per un breve video o una fotografia e se colto sul fatto viene espulso dalla sala anche se ha pagato centinaia di euro, perché tanto costano i suoi concerti. Ok, è un Premio Nobel, è il più grande autore di canzoni degli ultimi 50 anni, è un genio, ma il suo atteggiamento ormai infastidisce. Anni fa d’altro canto disse che a lui del suo pubblico non gliene frega niente. Durante i concerti non dice una parola, neanche grazie, non annuncia nemmeno il nome dei musicisti che lo accompagnano. Ma l’altra sera a Vienna ha parlato, rendendosi protagonista di un siparietto che ad alcuni gli ha fatto dare del vecchio pazzo nevrastenico, ad altri invece del leggendario uomo solo contro il mondo, cosa che Bob Dylan è sempre stato.



O SUONIAMO O FATE FOTOGRAFIE

Verso la fine dello show il pubblico si è alzato e si è messo sotto al palco, come si fa sempre in questi casi, cosa che lo infastidisce anche questa non poco. Mentre stava cantando, ha notato una persona del pubblico con una telecamera, o forse un semplice smartphone che lo inquadrava. Si è interrotto, e con fare innervosito, sbattendo anche un piede per terra, ha detto: O suoniamo o ci mettiamo in posa per fare foto, ok? A quel punto ha fatto alcuni passi indietro non accorgendosi di un monitor dietro di lui ed è inciampato rovinosamente, ma riuscendo a rimanere in piedi, non male per un uomo di quasi 80 anni come gesto atletico. Quindi è rimasto fermo con i suoi musicisti a parlottare, a indicare il terribile colpevole del gesto blasfemo, persona che aveva pagato anche lui i suoi buoni cento e più euro. Poi bontà sua ha ripreso a cantare senza però terminare il pezzo e andandosene sdegnosamente. La sera dopo, ancora a Vienna, si è premunito: ha fatto aprire il coperchio del pianoforte che utilizza (non suona più la chitarra da anni) in modo da rimanere coperto tutto il tempo per evitare fotografie. Il problema è stato che la maggior parte del pubblico (pagante) non è mai riuscito a vederlo in faccia. Insomma, viene da chiedersi: se la gente lo infastidisce così tanto, perché, a 78 anni di età, non se ne rimane a casa? Può sempre mettersi a cantare davanti allo specchio del bagno mentre si rade. I suoi video peraltro a parte quelli del canale ufficiale sono tutti censurati su Youtube, qualcuno dice che dietro questa idiosincrasia ci sia solo un motivo di soldi, cioè non permettere l’utilizzo della sua immagine senza pagare… Ah dimenticavamo: persone sedute in alto nel teatro hanno comunque ripreso tutto, e infatti oggi il video è stato censurato dai canali YouTube. Ma qui si può ancora vedere.



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