Il botta e risposta tra Reinhold Messner e Jovanotti sul concerto a Plan de Corones di quest’ultimo ha infiammato i social network. Centinaia di tweet e post sul tema, sul quale sono intervenuti anche altre personalità del calibro del WWF e di Andrea Del Frari. «C’è una polemica tra il grande alpinista Messner, e Jovanotti per un concerto a Plan de Corones in val Pusteria. Mi appassiona la cosa, perché restituisce un tratto contemporaneo della nostra epoca. L’assoluta perdita di senso del Sacro» e «La polemica Messner-Jovanotti moooolto più interessante delle liti Di Maio-Salvini», questi alcuni dei commenti sullo scontro tra i due e c’è anche chi si schiera: «Ci dispiace per Jovanotti, artista che ammiriamo e ascoltiamo ma il suo concerto in montagna è una vera stupidaggine: la montagna parla, ama, regala, e vuole il silenzio della natura». «Le montagne restino il regno del silenzio. Dicono Messner e Cognetti chiedendo a #Jovanotti di cancellare il concerto a Plan de Corones. Poi chiedetevi come mai la montagna “muore”». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LA REPLICA DELL’ARTISTA
Rock ed equilibrio ambientale. Jovanotti ha risposto così alle critiche di Reinhold Messner che aveva detto che, fosse per lui, avrebbe vietato il concerto dell’artista romano in programma a Plan de Corones nelle Dolomiti. La montagna è luogo di silenzio e rispetto per l’ambiente, aveva commentato il noto alpinista. “Quando dico che stiamo tenendo insieme un evento rock con l’equilibrio ambientale non lo dico tanto per dire, si tratta di mettere in campo tutte le conoscenze in questo ambito ed è quello che stiamo facendo, per mostrare un modo nuovo di fare le cose, non quello solito che giustamente preoccupa Messner. Il futuro non lo si affronta negandoci le esperienze ma immaginandone di nuove con nuovi mezzi” ha scritto Jovanotti su Facebook. Promette “aperture verso panorami di economia circolare, comportamenti ecosostenibili e di equilibrio umanità/pietà”. Insomma, un impegno non da poco, anche perché se le intenzioni sono buone, controllare il singolo comportamento di migliaia di persone è praticamente impossibile. Ma l’offerta di dialogo è aperta: “Ce la faremo, e spero di stringere la mano dell’uomo che ha scalato gli ottomila in arrampicata libera, consapevole che la grande impresa del nostro tempo sia quella di ripensare il nostro rapporto con l’ambiente”. (Agg. Paolo Vites)
SFIDA MESSNER-JOVANOTTI
Reinhold Messner contro il concerto di Jovanotti sulla cima di Plan de Corones in Val Pusteria, in Alto Adige. L’artista ha inserito nel suo prossimo tour estivo una tappa a 2.275 metri d’altezza, ma all’evento, in programma il 24 agosto, dice no il grande alpinista. «Non posso vietarlo, ma se potessi lo farei». Per lui quello spettacolo «non ha senso in montagna, lo si dovrebbe fare altrove». Messner, attraverso i microfoni di Repubblica, ha spiegato che la sua critica non è rivolta a «Jovanotti come artista, non lo conosco bene». Il mirino è quindi puntato contro l’iniziativa, inadeguata al posto. «Mi sembra insensato fare un concerto in cima alla nostra montagna d’estate. Semplicemente perché non è una cosa necessaria». Ma dalle parole vuole passare ai fatti: «Sto provvedendo a comunicare il mio disappunto alle funivie del comprensorio Kronplatz». In un suo libro, Messner aveva scritto che le nostre montagne vanno rispettate per ciò che rappresentano.
MESSNER CONTRO CONCERTO JOVANOTTI IN MONTAGNA
Reinhold Messner ha voluto mandare un messaggio a Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. «In montagna si va a cercare il silenzio e io mi batto per questo, per la difesa delle nostre montagne anche da un approccio sbagliato». Il grande alpinista vuole portare con il suo museo, sulla vetta dell’altopiano, la cultura della montagna, «non le masse rumorose». E quindi ha ribadito: «Questo concerto porta inquinamento acustico e una presenza eccessivamente invadente. Non è necessario». Ma per il WWF Italia queste dichiarazioni sono sorprendenti, perché la natura sarà rispettata. «Il WWF per primo ha a cuore la conservazione degli habitat naturali più delicati: proprio per questa ragione ha chiesto agli organizzatori del Jova Beach Party che in ciascuna tappa venissero rispettati i criteri più rigorosi». Inoltre, ha spiegato che la zona è già modellata in base alle esigenze del turismo di massa. «Per il concerto del Jova Beach Party, i partecipanti arriveranno unicamente a piedi o sfruttando gli impianti di risalita esistenti».