IMAGINE DI JHON LENNON – IL LIBRO – La storia del rock è talmente ricca di momenti straordinari che vale la pena dedicare anche un libro intero a una sola canzone. Se questa canzone lo merita, ovviamente. E Imagine di John Lennon, nel bene e nel male, è una di queste. Come dice perfettamente l’autore di questo libro, David Nieri (che vive e lavora a Viareggio, dove gestisce uno studio di servizi editoriali; ha collaborato per anni con la rivista “Buscadero” e con il sito ‘Rootshighway’, è autore della prima biografia italiana dedicata al cantautore Cat Stevens e direttore della collana musicale ‘Fanclub’ di Pacini Editore), Imagine è una canzone che ha talmente segnato la storia della musica e della cultura moderna, che se di Paul McCartney si ricordano essenzialmente i pezzi composti durante il periodo con i Beatles, di Lennon si finisce sempre per ricordare questo brano, inciso quando l’avventura dei Fab 4 era già finita.
Il che la dice lunga, pensando ai tanti capolavori che Lennon aveva comunque scritto con i Beatles, tanto per citarne un paio Help! o A Day in the Life. Come Blowin’ in the Wind di Bob Dylan, Imagine è assurta negli anni a inno universale di pace e fratellanza, brani che, magari senza neanche la gioia dei loro autori, sono stati adottati da tutti e in tutte le occasioni possibili e immaginabili. David Nieri, con scrittura agile ed efficace, ricca di approfondimenti e anche di una sana vena romantica, tratteggia la storia dietro a questa canzone. Per far ciò, è obbligatorio affondare nel retroterra, andare indietro nel tempo fino alla Liverpool devastata dai bombardamenti tedeschi. La città dove nasce John Lennon, in un periodo storico che non a caso segnerà l’ansia pacifista di questo straordinario artista. Nieri traccia il profilo storico e culturale in cui John Lennon è andato a formarsi, la difficile adolescenza con un padre latitante e una madre morta in un incidente stradale. E quindi la nascita dei Beatles. In ognuno di questi passaggi storici vengono tracciate le coordinate che porteranno a Imagine.
Il fascino di questo libro sta nella capacità di dipanare in parallelo la storia di John Lennon con i principali accadimenti di un decennio, gli anni Sessanta, di cui troppo spesso si citano solo alcuni momenti a svantaggio di altri. Oltre a colleghi musicisti che segnano il percorso beatlesiano, da Elvis a Bob Dylan, anche i momenti politici e culturali salienti. È il caso del capitolo “Quando il sogno finisce” che fa una disanima attentissima di quanto accadeva al di là della Cortina di ferro. Dall’invasione dell’Ungheria nel 1956 che coincide con l’avvento di Elvis Presley e del primo rock’n’roll, all’invasione di Praga nel 1969 che coinciderà proprio con la fine dei Beatles. Giunge poi il capitolo che è fondamentale per questo libro, “Un triste risveglio” dove viene analizzata la differenza tra il John Lennon nei Beatles e il John Lennon che corre da solo. Fondamentale proprio per capire come sia nato il brano che titola il volume, Imagine.
E con il capitolo “La canzone perfetta” si entra nel dettaglio di Imagine, anticipata dalla disanima opportuna di due brani che la anticipano, Working Class Hero e God, dove Lennon mette le mani avanti, si distacca del tutto dall’epopea beatlesiana e annuncia, con lucido cinismo: “the dream is over”, il sogno (degli anni 60, pace & amore, è finito).
E nell’analizzare Imagine, David Nieri arriva al momento cruciale. Imagine di fatto si può dire che sia amata e odiata allo stesso tempo, come ogni canzone che suo malgrado viene assunta a inno mondiale di qualche cosa. “C’è un errore di approccio per questa canzone” scrive Nieri, “(…) Se vogliamo essere più precisi, Imagine è la canzone politica per eccellenza e allo stesso tempo la canzone religiosa per eccellenza”. Non vogliamo togliervi il gusto di sapere come l’autore articola una appassionata ricostruzione di una canzone che ancora oggi segna il cammino dell’uomo.
Imagine. Storie da un sogno infinito, 130 pagine, 12 euro. Pacini Editore