Simona Molinari e Peter Cincotti hanno iniziato a collaborare nel 2011 e oggi approdano insieme al Festival di Sanremo 2013 nella categoria Campioni, portando i due brani “La felicità” e “Dr. Jekyll and Mr. Hyde”. Simona ha già calcato il palco dell’Ariston nel 2009, partecipando nella categoria Proposte con il brano “Egocentrica”, che interpreta anche in duetto con Ornella Vanoni.  Nata a Napoli nel 1983, vive all’Aquila per molti anni. Si avvicina alla musica iniziando a studiare canto a otto anni, fino a diplomarsi al Conservatorio del capoluogo abruzzese. Nel 2006 partecipa al “Premio 25 aprile” che vince come miglior cantante. Nel 2007 è nel cast del musical Jekyll & Hyde. Ha infatti avuto anche esperienze a teatro.



Dopo il terremoto in Abruzzo nel 2009 registra il brano “Ninna nanna” con il pianista Nazzareno Carusi i cui proventi vengono devoluti a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma. Partecipa quindi anche al concerto Amiche per l’Abruzzo, tenuto a San Siro cui hanno partecipato volti noti femminili della canzone italiana. Nel frattempo dall’esordio sanremese esce l’album “Egocentrica”, cui segue l’anno successivo “Croce e delizia”. Nel 2010 vince quindi i Wind Music Awards come miglior giovane artista e il Premio Lunezia nella categoria jazz. Nel 2011 pubblica il suo terzo album “Tua” a cui collabora Peter Cincotti.



Questo cantatutore e pianista di chiare origini italiane, è nato (anche lui nel 1983) e cresciuto a New York, nel cuore di Manhattan. Peter è americano di terza generazione e deve il suo sangue italiano alla nonna piacentina e al nonno napoletano. È un musicista prematuro e ricorda come già all’età di tre anni strimpellasse le prime note su un pianoforte giocattolo. La madre lo iscrive presto a una scuola di musica, dove però chiede che le lezioni per lui possano essere qualcosa di divertente e non un’imposizione. Lo stesso Cincotti ricorda questo periodo in queste parole: “Non ero mai stanco di suonare Non ho mai detto: ‘Uff… devo esercitarmi’, e cosa ancora più importante, nessuno mi ha mai spinto forzandomi a suonare ed esercitarmi. Tornavo a casa e con il mio zaino ancora in spalla e correvo al pianoforte a suonare”. Una passione che lo porta a esibirsi quando è appena quindicenne in vari club di New York, una gavetta che due anni più tardi gli permette di suonare alla festa della Polizia di stato alla Casa Bianca.

Frequenta la Columbia University laureandosi in materie umanistiche senza mai abbandonare la musica tanto che a soli 19 anni esce l’album che porta il suo nome e contiene una serie di classici jazz rivisitati. Esce solo due anni più tardi il suo secondo album “On the moon”dove prende ancora dei classici jazz conferendogli però delle sonorità più pop. Nel 2000 è vincitore del Festival jazz di Montreaux e nel 2002 si distingue per essere il più giovane artista ad esibirsi nella prestigiosa Oak Room a New York e il più giovane musicista nella hit parade della classifica mondiale Jazz di Billboard. In questi anni fa anche una breve incursione nel mondo del cinema, partecipando come attore al film Beyond the Sea al fianco di Kevin Spacey e con il piccolo ruolo di un pianista in Spider Man 2.

Nel 2007 torna alla musica con un album più maturo, “East of Angel Town”, composto solo da brani inediti. La canzone che da il titolo all’album si riferisce alla città di Los Angeles e ai suoi sogni illusori, visti dalla prospettiva di chi, come lui, newyorkese, osserva la città degli angeli da est. All’interno dello stesso album è la canzone “December Boys”, che si trova nella colonna sonora del film omonimo. Questo album rivela a pieno l’animo eclettico di Cincotti, che lo compone con le sonorità jazz che fanno parte del suo DNA, ma anche con note di blues, pop e un inaspettato tocco di rock. Il brano che forse più degli altri ha contribuito a rendere noto in Italia questo straordinario autore è Goodbye Philadelphia, un brano emozionante, interpretato con grande trasporto.