Sul palco di Sanremo si esibiscono  Antony & the Johnsons, un gruppo proveniente da New York fortemente incentrato sulla figura del cantante, Antony Hegarty. Il cantante eseguirà una delle canzoni più famose del gruppo, “You are my sister”, suonando il pianoforte e con l’accompagnamento dell’orchestra. Hegarty, di origini inglesi, nasce nel Sussex nel 1971, ma si trasferisce presto in America, precisamente a San Josè, in California, nel 1981. A 11 anni comincia a cantare nel coro della scuola locale ed è forse da lì che nasce il suo amore per la musica che lo porta da adolescente ad appassionarsi soprattutto di musica synth pop britannica, allora perfettamente incarnata nella figura di Boy George.



Attratto dal mondo dello spettacolo, a 18 anni si iscrive alla School of Performing Arts di San Josè dove mette in scena le prime performance ispirate a due icone della cultura contemporanea di quegli anni, il regista John Waters e la drag queen Divine. E’ in questo periodo che decide di trasferirsi a New York, il cui mondo culturale è decisamente affine alla sua vena artistica, che cerca di esprimersi intorno al tema dell’”identità”. Nel 1990 Hegarty si laurea in teatro Sperimentale e inizia anche a esibirsi in alcuni locali di New York come drag queen, nei panni di Fiona Blue. A questo punto Hegarty decide di dedicarsi completamente alla musica e riunisce intorno a sè  i musicisti che insieme a lui daranno vita a Antony and the Johnsons: il batterista Todd Cohen, i violinisti Joan Wassere e Maxim Moston, Jeff Langston al basso, Jason Hart al piano e Michele Shifferle al violoncello. Il nome del gruppo è ispirato a Marsha P. Johnson, il travestito newyorkese che fondò nel 1970 la Star, una casa d’accoglienza per travestiti.



L’album di debutto della band, intitolato appunto “Antony & The Johnsons” esce nel 2000 dopo che il leader dei Current 93, gruppo sperimentale britannico, è rimasto colpito dal loro pezzo “Blue Angel”, inserito in un album dedicato al mondo delle drag queen. Nel 2001 esce il singolo “I fell in love with a dead boy”. Sempre nello stesso anno Lou Reed ascolta l’album d’esordio del gruppo e rimane colpito dalla voce contro tenorile di Antony, chiedendogli così di partecipare al suo progetto musicale The Raven. 

E’ del 2005 il secondo album, “I am a bird now”, che ottiene maggiore attenzione dal grande pubblico e vince il prestigioso Mercury Music Prize, riconoscimento musicale al miglior album di origine britannica. Lou Reed è ospite nel terzo album del gruppo, “The Lake”. Un’altra collaborazione molto importante vede Antony Hegerty accanto all’artista islandese Bjork, con la quale duetta in un paio di brani e che lo vuole in alcune delle tappe del suo tour “Volta”, dal nome dell’album.



Nel 2008 Antony si esibisce da solista come ospite in un concerto dei Current 93, accanto al musicista synth-pop Marc Almond e all’italiano Ernesto Tomasini, un italiano poco noto in Italia, ma figura cult all’estero, noto per essere attore, cabarettista e cantante dalla straordinaria estensione vocale. Nel 2009 vediamo Antony duettare con due italiani: Franco Battiato ed Elisa, nella sua canzone “Forgiveness”. 

Il particolare timbro baritonale e vibrato di Antony gli ha regalato molti fan tra i membri  più illustri del mondo musicale, oltre ai già citati artisti, vanno ricordati Rufus Wainwright, Devendra Banhart, Philip Glass e Boy George. Tra le mille testimonianze entusiastiche della loro musica e soprattutto della voce del leader si potrebbe citare quella di Laurie Anderson, chel’ha definita come “la cosa più squisita che ascolterete in tutta la vostra vita. Scoprire Antony è come ascoltare Elvis per la prima volta”.