Sanremo 2013, i Giovani in gara nella terza serata – Anche in questa terza serata del Festival di Sanremo le giovani promesse della musica, malgrado siano in minoranza e proposti in orari quasi proibitivi, saranno i veri protagonisti della gara canora. Già ieri sera Il Cile ed Irene Ghiotto hanno assaporato il crudele ed amaro meccanismo dell’eliminazione. In contrapposizione i buoni auspici che lo stesso meccanismo produce. Questa sera tocca alla seconda ed ultima quaterna di giovani in gara cioè, in ordine di apparizione, Andrea Nardinocchi con Storia impossibile, Antonio Maggio con Mi servirebbe sapere, Ilaria Porceddu con in Equilibrio ed a chiudere la “semi-finale” Paolo Simoni con Le parole.

Andrea Nardicchio

Bolognese, classe 1986 a Bologna. Uno dei tanti giovani d’oggi non musicisti. Per lui non è una mancanza e con la beat box (ritmici con la bocca), la loop station e l’auto campionamento vocale è un congeniale manipolatore di suoni che utilizza per le sue creazioni. In Storia impossibile prevalgono le atmosfere reaggeggianti e leggere di questi anni. Colpisce la postazione casalinga da giovane creativo sul palco dell’Ariston che contrasta con l’orchestra nutrita di strumenti “reali”. Bella la canzone e le intenzioni ma, non credo possa avere la forza di oltrepassare il muro del voto, forse un po troppo alto per lui.

Antonio Maggio

Uno dei due ex Factoring in gara per la finale dei giovani. già noto al grande pubblico come parte del gruppo vocale degli Aram Quartet. Intrapreso il percorso da solista, riesce con tenacia, nonostante l’esclusione dello scorso anno, ad arrivare al palco dell’Ariston da giovane protagonista. “Mi servirebbe sapere” è una simpatica marcetta con un carino gioco di parole e sonorità da banda di paese che ormai contraddistingue la scrittura dell’artista pugliese. Bella e convincente già dal primo ascolto. Segno di continuità e maturità creativa. Tra i probabili vincitori delle “preliminari”.

Paolo Simoni

Nella distrazione delle prove veniamo rapiti dalla voce di questo giovane autore e cantante. Per un attimo ci sembra di risentire il grande Lucio Dalla e di scatto ci stropicciamo gli occhi. Il pianoforte c’è. Le sonorità e i tempi musicali sono quelli. Anche la voce risulta piacevolmente identica. Solo poco tempo per accorgerci che la memoria ci ha giocati un piacevole scherzo. Il giovane Simoni ha mangiato pane e Lucio Dalla per crescere artisticamente, e non possiamo biasimarlo. I contenuti del brano sono profondi e le sonorità leggere. Il finale con il direttore d’orchestra Marco Sabiu, in piedi sul seggiolino del pianoforte sarà un’immagine che non dimenticheremo, almeno quanto il post it che rimarrà sul microfono di scena..

Ilaria Porceddu

Ecco la seconda ex concorrente X Factor della sezione giovani. Sarda, classe 1987. E di classe la ragazza ne ha da vendere. Dopo aver aperto i tour di Gino Paoli e di Ron, si presenta a festival di Sanremo alla ricerca della sua conferma artistica. La sua canzone si intitola In equilibrio e lei sulle note non ha problemi di vertigini. L’equilibrio si sente e ci piace. L’equilibrio del circo come metafora della nostra vita. In questo momento è un po’ difficile, sopratutto per I giovani. Bella e semplice già dal primo ascolto. Resta e si ricorda con piacere. Una delle candidate alla finale.

 

La gara dei Giovani questa sera sarà dura. Non riusciamo con giudizio a scegliere le due canzoni più forti per la finale. Riusciamo però a dire quella che non dovrebbe a nostro giudizio, restarne fuori. Ma lo sveleremo solo domani, per non influenzare il tele voto e non entrare in sterili, probabili polemiche. Solo un sincero in bocca al lupo a tutti loro.