Per una settimana, le note di Schubert riempiranno il Museo Nazionale Etrusco nel quadro del progetto Musitaly.  Il progetto, patrocinato da Parlamento Europeo, Ministero della Cultura, Dipartimento per le Politiche Giovanili, ALI Autonomie Locali Italiane ed Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, nasce espressamente dall’idea di musicare luoghi d’arte ed importanti sedi museali con creatività e spirito divulgativo, creando così intrecci di senso e bellezza che possano coinvolgere in un dialogo ideale un pubblico trasversale e sempre più ampio.



Nell’ambito di questo lavoro che anima da anni capisaldi del nostro patrimonio culturale come la vicina Galleria Nazionale, dopo la fortunata prima edizione del ’21 pensata più tradizionalmente come un excursus tra repertorio classico e contemporaneo, l’associazione Promu in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma presenta quest’anno un originale esperimento monografico incentrato sulla figura enigmatica, fortemente contemporanea nei suoi tratti biografici ed artisticamente molto coinvolgente di Franz Schubert, compositore viennese, romantico, sempre più spesso oggi oggetto di studio e approfondimento per la sua modernità e sensibilità umbratile, problematica, spesso inafferrabile, molto vicina alle inquietudini del nostro tempo e quindi perfetto per affascinare un pubblico nuovo e curioso, sia d’appassionati d’arte sia di musica.



 Ogni evento sarà infatti aperto dalle “Schubertiadi”, dialoghi con personalità del mondo della cultura condotti dal compositore e divulgatore Francesco Antonioni, per poi avere il suo apice nel concerto, sempre affidato ad eccellenti interpreti schubertiani, come il Trio di Parma nella serata di apertura del 13 settembre con “l’Opera 100”, quindi il Quartetto Mirus il giorno seguente con il capolavoro “La Morte e la Fanciulla”, noto ad un pubblico più ampio grazie all’omonima opera teatrale su di esso incentrata da Ariel Dorfman e da cui fu tratto il celebre film del ’94 di Roman Polanski. Quindi, il 15 settembre un impaginato tra Mahler e Schubert eseguito da cinque artisti di primissimo piano del panorama internazionale, quali Francesco Senese (violino), Simone Briatore (viola), Gabriele Geminiani (violoncello), Alberto Bocini (contrabbasso) e Andrè Gallo (pianoforte), nomi apicali provenienti dal mondo abbadiano e di Santa Cecilia, eccezionalmente riuniti per l’esecuzione de “La Trota”



Nelle due serate finali I Solisti di Pavia con il celebre violoncellista Enrico Dindo con “Il Quintetto per due violoncelli” e il 17 settembre l’ensemble Il Pomo d’Oro, formazione specializzata nella pratica esecutiva storicamente informata, con il famoso “Ottetto”. I concerti avranno luogo nel cinquecentesco Giardino Centrale di Villa Giulia, essa stessa capolavoro dell’architettura rinascimentale romana di impronta vasariana. La bellezza ed unicità del luogo verranno ulteriormente esaltate da uno specifico studio acustico e di luci, al fine di sottolineare la vocazione di perfetto scrigno musicale di questa residenza papale, che ospita dal 1889 il Museo più importante al Mondo sulla civiltà etrusca e preromana. 

Gli organizzatori di Promu commentano così questa seconda edizione: “Siamo felici di tornare anche quest’anno nello splendido Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, ente che ha supportato e visto nascere Musitaly, progetto che intende contribuire al rilancio dello spettacolo dal vivo di qualità valorizzando i luoghi della cultura del nostro Paese. La rassegna che abbiamo ideato quest’anno è interamente dedicata a Schubert in una chiave interpretativa di riscoperta della sua attualità e della sua potenza reattiva, fonte d’ispirazione e spunto di riflessione necessario per affrontare gli anni incerti che stiamo vivendo. Abbiamo coinvolto i migliori musicisti del panorama classico nazionale e internazionale per offrire una rassegna musicale prestigiosa e accessibile ad un pubblico non di soli appassionati, nella speranza che la musica classica torni ad essere parte fondamentale del nostro tessuto culturale”.