Un’importante pagina di storia e di cultura è stata scritta nelle scorse ore in Francia, con il Consiglio francese di culto musulmano (CFCM), sodalizio che riunisce le federazioni musulmane transalpine, che ha adottato la “carta dei valori”, fortemente voluta dal presidente Emmanuel Macron sin dal mese di novembre e a cui si è giunti dopo settimane di incontri e di trattative. L’obiettivo del leader della nazione era quello di ottenere un documento in cui venisse messo nero su bianco l’impegno da parte dell’Islam in Francia a riconoscere la compatibilità del culto con i princìpi della Repubblica e l’uguaglianza tra i sessi e a rifuggire il fanatismo, l’estremismo e lo sfruttamento della fede per mere finalità politiche. Ricordiamo che il Paese di Macron è stato fortemente colpito da attentati terroristici di matrice islamica, non ultimo quello del 16 ottobre scorso, quando il professor Samuel Paty è stato decapitato senza pietà alcuna per avere mostrato in classe ai suoi allievi i cartoni animati realizzati da Charlie Hebdo e aventi come protagonista il profeta Maometto.



MUSULMANI FRANCESI FIRMANO “CARTA DEI VALORI”: COSA CAMBIA

Così, i musulmani francesi hanno firmato la “carta dei valori”, nella quale il razzismo e l’antisemitismo sono apertamente condannati e rifiutati e si stabilisce che le moschee non sono state create per agevolare la diffusione di discorsi nazionalisti in difesa di regimi stranieri. Il presidente del Consiglio francese di culto musulmano, Mohammed Moussaoui, ha effettuato alcune considerazioni a margine della firma: “Questa carta ribadisce la compatibilità della fede musulmana con i princìpi della Repubblica, inclusa la laicità, e l’impegno dei musulmani francesi per la loro piena cittadinanza. Respinge lo sfruttamento della Islam per scopi politici, così come l’interferenza dello Stato nell’esercizio del culto musulmano. E non è tutto: la “carta dei valori” rammenta urbi et orbi che “il principio di uguaglianza davanti alla legge obbliga tutti i cittadini, compresi i musulmani di Francia, a vivere nel rispetto delle leggi della Repubblica che garantiscono l’unità e la coesione del Paese”. Una svolta vera, insomma, in tutto e per tutto, nella speranza che trovi reale applicazione nella quotidianità.

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