Nonostante l’incremento dell’inflazione, l’aumento dell’Euribor che ha guadagnato più di mezzo. E anche l’aumento dei contratti agganciati all’Eurirs, i mutui a tasso fisso proseguono in discesa. E’ chiaro che la situazione dei mutui è letteralmente invertita rispetto a giungo. Che cosa sta accadendo?
Mutui: tutto cambia di nuovo nonostante la BCE abbia aumentato i tassi
Come sappiamo durante la riunione del 21 luglio 2022, la Banca Centrale Europea ha optato per l’aumento dei tassi, si tratta di una scelta che è stata adoperata anche da parte della Fed americana e che in generale si sta diffondendo in tutto il mondo punto da quando i governi si sono resi conto che la politica dei prezzi non è uno scherzo e che l’inflazione non è temporanea, l’aumento dei tassi è diventata la ricetta per tenere sotto controllo tassi e mutui e così mentre i consumi diminuiscono del 3,8% e, insieme, diminuisce anche il potere di acquisto a causa dell’inflazione dilagante, i consumatori devono tentare di far quadrare il bilancio nonostante il potenziale incremento dei mutui che era già stato annunciato un mese fa punto in particolare c’è la categoria dei titolari di mutui a tasso variabile la cui spesa mensile si impenna per effetto del rialzo dei tassi di mercato. Ad esempio l’euribor è schizzato da meno 0,24 del mese di giugno allo 0,26 della prima settimana di agosto. Si tratta di un boom di mezzo punto percentuale.
Mutui: il particolare caso del “tasso fisso”
Ma per quanto concerne i mutui a tasso fisso il tempo non è Roseo ma nemmeno drammatico infatti la rata mensile, resta invariata in quanto, per coloro che hanno stipulato i contratti precedenti all’incremento dei tassi, questi possono beneficiare della possibilità di pagare una rata fissa che, per contratto, non varia mai, indipendentemente dalla volatilità dei tasti di interesse. Per i nuovi sottoscrittori invece Il discorso cambia, i tassi fissi aumenteranno esattamente quanto stanno aumentando i tassi variabili.
Nonostante ciò bisogna sottolineare che dopo l’apice raggiunto a giugno, l’Euris, l’indice che regola i tassi fissi, stanno scendendo bruscamente diminuendo di 0,83 punti percentuali e passando dal 2,58% al 1,75%.
È sulla base dei dati attuali che bisogna operare una scelta in caso di sottoscrizione di un mutuo, perché in questa particolare situazione le banche potrebbero spingere coloro che hanno le garanzie necessarie a poter sostenere una rata di mutuo, sottoscrivere quelle a tasso variabile da cui ne trarrebbero loro maggior profitto.