Oggi accendere un mutuo di una casa conviene se si da uno sguardo all’andamento positivo dei tassi di interesse. Il mercato immobiliare nella nostra Penisola sembra star piedendo nuovamente piede, dopo un periodo di tassi spropositati finalmente si sta manifestando una nuova riduzione graduale.

Nel 2024 – e nei periodi in cui l’inflazione galoppava – l’acquisto di una casa in Italia è rimasto un sogno. Tuttavia il mercato del mattone sta iniziando il suo momento di ripresa, e il tasso prediletto rimane quello fisso rispetto al variabile.



Mutuo casa, quando conviene accenderlo?

Per determinare se il mutuo casa conviene in questo particolare periodo dell’anno, dovremmo fare un accenno alle stime analizzate dal Crif (sull’accensione dei mutui) e dall’Agenzia delle Entrate (che ha misurato l’andamento complessivo del mercato immobiliare in Italia).



Il secondo trimestre di quest’anno 2024, ha registrato dei dati positivi: dal 40,2% al 41,1% di richieste del mutuo e un +1,2% delle operazioni immobiliari concluse con successo (riguardanti esclusivamente le compravendite residenziali).

I dati nel complesso dimostrano una crescita del settore e un interesse sempre più maggiore da parte dei giovani (agevolati dagli incentivi previsti per gli under 36 e prorogati fino al 2027).

Nel terzo trimestre dell’anno ancora in corso sono cresciute le domande provenienti dall’online (il 54% contro il precedente 51%), mentre sono viste ridursi le domande di surroga che sono passate da un precedente 43% al 40% odierno.



Tasso fisso e variabile: chi vince?

Tra il taglio fisso e quello variabile non c’è partita. Nel 3° trimestre del 2024 i tassi di interesse fissi hanno predominato al 99% quelli variabili, dato che gli indici IRS si presentano molto più bassi rispetto a quelli Euribor (nonostante i tagli consecutivi della BCE).

Durata e somme richieste

Nel terzo trimestre del 2024 hanno prevalso i mutui con durata superiore a 26 anni, ottenendo il 38% delle richieste (nettamente superiore rispetto al 26% per le durate di 16 e 20 anni).

Buon segnale positivo sull’importo dei mutui, visto che si è arrivati a 146.469€, ovvero l’1,6% in più rispetto al dato precedente (dovuto al miglioramento della percentuale dei tassi di interesse).

Geocalizzazione demografica

Le maggiori richieste dai canali online di comprar casa arrivano dal Nord Est dal Nord Ovest (complessivamente tutto il Nord Italia), con il 54% del terzo trimestre contro il precedente 53%.

Cresce anche il numero di giovani under 36 che desiderano accendere un mutuo (il 29% del totale rispetto al vecchio 27%). Il gap del genere maschile e femminile resta invece alto: il 66% di chi fa richiesta riguarda il sesso maschile e soltanto il 34% dal sesso femminile.