Mutuo con cap dimenticato? E’ ancora attuale!
Il mutuo con cap nell’ultimo periodo, per alcuni, risulta la formula più economica per ottenere una somma di denaro da una banca. Quanti più giovani tanti più grandi, tutti, di questi tempi, hanno bisogno di accedere ad un mutuo. A partire dalla difficoltà che ha portato la pandemia fino alla guerra in Ucraina, che sconvolge vari settori. Per avere il mutuo ideale per la propria casa o attività, anche i mutui con cap sono assolutamente da prendere in considerazione.
Il mutuo con cap non è un tasso fisso e non è neanche variabile fino in fondo. Questo perché oscilla ogni qualvolta si modificano i tassi. Però, si garantisce che la rata non sale più di un determinato limite. Sono notevolmente scomparsi nell’ultimo anno nel mercato, perché non aveva alcun senso dato il divario tra fissi e variabili limitati. Le tipologie di mutui in questione prevedono un tetto massimo dove tale tasso di interesse non potrà mai salire. Come ben sappiamo, i mutui sono dei veri e proprio modi di riuscire ad ottenere un sogno. Ad alcuni conviene e ad altri no. Inoltre, vi sono dei calcoli importanti da fare per il mutuo con cap e soprattutto esistono delle soluzioni per limitare i rischi.
Mutuo con cap: a chi conviene e le soluzioni per limitare i rischi
Il mutuo con cap è destinato a due profili. Basandosi su cosa offre il mercato oggi, il Corriere.it riporta due tipi di debitori. Nel primo caso, ha ipotizzato che una persona potrebbe chiedere 200 mila euro per 20 anni. Quest’ultimo verrà finanziato all’acquisto di un immobile di 400 mila euro. In questa circostanza non c’è nessun problema e può essere richiesto. Nel secondo esempio di persona a cui conviene il mutuo con cap, vediamo che nel momento in cui richiede la stessa somma per comprare un immobile da 250 mila euro, diventa una operazione un po’ più rischiosa. Viene ottenuto un mutuo con cap di questo genere solo ed esclusivamente se ci sono delle sicurezze, ossia, delle entrate mensili ufficialmente dichiarabili dal debitore del mutuo.
Invece, le soluzioni per limitare i rischi del mutuo con cap sono differenti. Innanzitutto, è bene considerare che questa è una scelta da fare con assoluta attenzione, proprio per limitarne i rischi. Il mutuo a rata costante, seppur sconsigliato, non ha un costo mensile in aumento, quindi, è vantaggioso. D’altro canto, però, in questo periodo si prospettano aumento dei tassi, per cui, non dovrebbe convenire. Un altro modo è quello di chiedere alla banca che l’ammortamento del mutuo con cap viene calcolato diversamente, cioè, ad ogni rata con lo stesso tasso di interessi. È possibile? Sì e in questa modalità se si verificassero degli aumento dei tassi sarebbero molto ridotti, dato che si restituisce un minor numero di capitale rimanendo invariata la durata del finanziamento.
Mutuo con cap: i calcoli da fare
I tassi iniziali del mutuo con cap che riporteremo sono riferiti a mutuionline.it, riportato anche dal Corriere Della Sera. È stato rivelato che un mutuo con cap con tassi di partenza tra i 60 e gli 85 centesimi sono più alti rispetto a quelli variabili ordinari. Invece, tra i 50 e i 90 centesimi sono più bassi a differenza dei mutui fissi. Quanto fanno spendere? In termini di rata iniziale tra i 60 e gli 80 euro al mese in più a differenza del tasso variabile. Altri calcoli da fare riguardano le banche in questione. Per esempio, Intesa Sanpaolo offre un mutuo con cap a un tasso iniziale basso ma solo rispetto al fisso e 75 centesimi più alto diversamente dal variabile. Invece, la banca Crédit Agricole fornisce un mutuo con cap protetto. Si tratta di un tasso più alto di 66 centesimi rispetto al variabile e di esattamente 140 centesimi più basso del fisso.
Le spese più alte sono un difetto nei mutui con cap e sono riferite non solo ai costi legati all’istruttoria ma vengono ritenute maggiori e vedono il tasso effettivo. Cosa potremmo vedere nei prossimi anni? Secondo il Corriere Della Sera, se il costo dell’Euribor salisse significativamente, nei prossimi anni potrebbe vedere il mutuo con cap con spese ancora più alte. Alla fine, si potrebbe pagare una rata più alta e si punterebbe subito al fisso. Quando parliamo del costo dell’Euribor ci riferiamo al parametro che indicizza le variabili.