Sarebbero almeno 75 i bambini che sono stati uccisi in Myanmar dall’esercito responsabile del colpo di stato dello scorso febbraio. Come riferisce il portale online dell’Avvenire, l’esercito dell’ex Birmania ne avrebbe assassinati un numero ingente, oltre a quelli arrestati in maniera arbitraria (circa un migliaio), e un numero invece imprecisato privato di cure mediche essenziali. A denunciarlo è stato il Comitato sui diritti dei bambini dell’Onu, le Nazioni Unite, sottolineando di aver ricevuto a riguardo “informazioni credibili”.



Sembra che diversi bambini siano stati uccisi da alcuni spari dei militari mentre stavano giocando nei pressi delle loro abitazioni se non addirittura all’interno di esse; nel contempo, soldati e poliziotti saccheggiavano le zone residenziali sparando all’impazzata, e uccidendo persone a caso fra cui appunto molti minorenni. Tra le vittime vi è anche Khin Myo Chit, una bimba di soli sei anni e tre mesi, assassinata mentre si trovava in braccio al padre: si è spaventata quando le forze militari hanno fatto irruzione nella propria casa, e queste hanno sparato colpendo appunto la piccola indifesa.



MYANMAR, 75 BAMBINI UCCISI DAI MILITARI: ANCHE SAVE THE CHILDREN SI UNISCE AL CORO DELL’ONU

Aveva invece undici anni Aye Myat Thu, raggiunta da un colpo in testa mentre stava giocando vicino a casa, mentre Sai Wai Yan è stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco alla schiena mentre cercava di sfuggire ai militari. La regione dove si sono verificati più assassini è quella del Mandalay, dove ben 26 minorenni sono morti sotto gli spari folli dei miliari, mentre in quella di Yangon il dato si ferma a “soli” tredici minorenni uccisi.

Alla denuncia dell’Onu si è unita quella dell’associazione “Save the children”, da sempre a fianco dei più piccoli, in particolare di quelli indifesi, sottolineando appunto la barbarie del Myanmair dove decine di minorenni sarebbero stati assassinati da sei mesi a questa parte: un dramma nel dramma tenendo conto che da quando si è verificato il colpo di stato sarebbero migliaia le persone uccise ingiustamente o incarcerate.