Myfrenchfilmfestival è probabilmente il primo e più importante festival cinematografico online del mondo. È difficile fare graduatorie attendibili perché la trasformazione anche dei grandi festival cinematografici da manifestazioni esclusivamente in presenza a manifestazioni ibride o esclusivamente online è ancora in corso.



È certo però che la prima edizione di questo festival si è svolta nel 2011, dieci anni fa, e che nel 2020 la decima edizione speciale, Stay Home, che ha avuto luogo durante la clausura, ha interessato 200 Paesi e ha registrato oltre 12 milioni di visualizzazioni Si tratta di cifre che nessuno dei grandi festival occidentali (sia europei che americani) od orientali può neanche lontanamente dichiarare o immaginare.



Il festival è un esempio delle nuove strategie di promozione del cinema e dell’audiovisivo che raggiungono gli spettatori potenziali del cinema francofono senza altri intermediari, gestita direttamente da UniFrance, l’organizzazione che dal 1949 promuove ed esporta il cinema francese all’estero sotto il controllo del Centro Nazionale per il Cinema e l’immagine animata – CNC, l’ente pubblico al quale, dal 1946, lo Stato francese ha affidato la regolamentazione, la gestione e lo sviluppo della propria industria e cultura cinematografiche.

Fa veramente impressione che mentre già da dieci anni si promuove in rete in tutto il mondo il cinema francese, in questi giorni muove i primi passi, in modo piuttosto confuso e incerto e con delle risorse finanziarie ridicole ItsArt (crasi di Italy is Art, cioè l’Italia è arte), che sarebbe la cosiddetta Netflix italiana della Cultura, ideata dal ministro competente Dario Franceschini, dopo che nel 2020, durante la clausura anche i bambini dell’asilo e gli ospiti delle RSA hanno scoperto che esiste Netflix e che è cosa buona e giusta.



L’undicesima edizione di Myfrenchfilmfestival è iniziata ieri in coincidenza con la fine della ventitreesima edizione di Rendez-vous du Cinéma Français a Parigi, il più grande mercato del mondo dedicato esclusivamente al cinema francofono ed organizzato anch’esso da UniFrance. Il festival offrirà fino al 15 febbraio agli utenti di internet di tutto il mondo una selezione di 10 lungometraggi e 10 cortometraggi in concorso, nonché una dozzina di film fuori concorso. Tutti sono sottotitolati in 10 lingue, compresa quella italiana.

Tutti i generi, commedie, drammi, sentimentali, documentari, film d’animazione, film per ragazzi, classici, realtà virtuale, rappresentativi della diversità e della varietà del cinema francofono (anche belga, svizzero, canadese, ecc.) saranno presenti nella selezione di quest’anno. Alla fine del festival verranno assegnati i seguenti premi: Gran Premio della Giuria, Premio del Pubblico e Premio Internazionale della Stampa. Nelle passate edizioni la Giuria internazionale è stata presieduta da registi autorevoli come Paolo Sorrentino, Michel Gondry, Pablo Trapero, Nicolas Winding Refn.

I film della selezione possono essere visti direttamente sul sito del festival, ma anche su 60 piattaforme che trasmetteranno il festival in tutto il mondo, incluse eApple TV, Google Play, Amazon Prime Video e MUBI. In Italia le piattaforme di streaming dovrebbero essere Amazon prime e Chili. Il festival sarà completamente gratuito in Africa, America Latina, Corea del Sud, Sud-Est asiatico, Polonia, Romania e Russia/CSI. Anche i cortometraggi saranno gratuiti in tutto il mondo. In Europa, America del nord, Giappone, Australia e Nuova Zelanda i lungometraggi saranno disponibili per € 1,99 per film o € 7,99 per tutto il programma. Il catalogo in formato pdf (solo in francese e in inglese) può essere scaricato. Nella versione per l’Italia del sito (quasi) tutte le schede dei film sono in italiano. Nel programma i film sino presentati per temi.

Si comincia con Forever Young (Sempre giovane): Adolescenti è un documentario che segue due amiche adolescenti dai 13 ai 18 anni offrendo un ritratto della gioventù rurale francese; Ti meriti un amore racconta le vicissitudini di una coppia, tra Francia e Bolivia, e si interroga con sincerità sull’amore; nel corto Intervallo, due ragazzi che vanno in un multiplex per vedere Fast& Furious 8 scoprono di potersi permettere solo i biglietti per un film d’essai e si inventeranno un trucco, ma avranno una sorpresa cinefila; nel corto Un addio, un padre accompagna la figlia nella sconosciuta Parigi, dove lei vivrà e studierà per alcuni anni: è l’inizio di una nuova vita per entrambi.

Il secondo tema sviluppato è Crazy loving families (Famiglie pazze d’amore): Enorme è una commedia in cui una pianista prodigio, sempre in viaggio per il mondo, diventa enorme perché viene messa incinta dal marito-agente che a 40 anni vuole un figlio e di nascosto le sostituisce i contraccettivi; in Felicità, una coppia vive una vita girovaga e senza compromessi (ascoltando Albano, sul serio), ma la loro figlia Tommy vorrebbe, almeno per una volta, iniziare la scuola regolarmente; in Ragazzini (Just Kids) tre fratelli (19, 17 e 10 anni) si ritrovano orfani e devono investire tutte le energie che hanno per affrontare la vita che li aspetta; nel corto Famiglia nucleare, il diciottenne Jules, in vacanza in un campo naturista, è attratto dal bel Karim ma si sente intrappolato tra la madre depressa e il fratellino che vuole proteggere; nel corto Sole mio viene descritta con tenerezza e complessità una famiglia in cui il padre cambia sesso.

Poi ci sono le True Heroines (Vere eroine): Camille è il ritratto di una giovane fotoreporter che si reca nella Repubblica centroafricana per documentare la guerra civile e si appassiona del suo lavoro, del Paese e dei giovani che fotografa; Donne di mondo è un film belga che racconta la storia di tre donne combattive che ogni giorno attraversano il confine tra Belgio e Francia per prostituirsi di nascosto e aiutare le famiglie; il corto di animazione Ragazze blu, paura bianca racconta i dubbi e le paure di una coppia impegnata in un viaggio durante il quale lei viene rapita e lui fugge; nel corto Silenzio!, invece, Alice cerca in un ospedale un vecchio aggressore che sta morendo per poter regolare i conti; il film quebequois Kuessipan narra la storia dell’amicizia di due ragazze eschimesi che finisce quando una delle due si innamora di un ragazzo bianco e vuole abbandonare la riserva.

C’è anche una sezione quasi-horror, French Ghost Stories (Racconti francesi di fantasmi): in Argento vivo un uomo si aggira per Parigi e assiste le persone morte a raggiungere l’Aldilà, ma una ragazza lo vede, lo riconosce e lo ama, purtroppo lei è viva e lui è uno spettro; Spazi vuoti è un ipnotico corto d’animazione che percorre un mondo di aeroporti, supermercati, discoteche e uffici dove non c’è traccia di uomini; Orfeo è invece un classico, il più famoso film di Jean Cocteau che ambienta a Parigi il mito e immagina il poeta Orfeo che si innamora di una donna bellissima, la Morte, e quando Euridice viene uccisa dalla Morte stessa va a cercarla nell’Aldilà; è un film di trent’anni fa La vita dei morti del famoso regista Arnaud Desplachin, in cui quattro rami di una famiglia borghese si incontrano mentre il ventenne Paul, aspirante suicida, è in coma in ospedale.

E poi ci sono i film On the road: Gli eroi non muoiono racconta il viaggio nei Balcani alla ricerca della verità di un uomo che crede di essere la reincarnazione di un soldato serbo morto il giorno in cui lui è nato; Josep è un lungometraggio d’animazione che racconta la storia vera di un disegnatore spagnolo che nel 1939, fuggendo dalla Spagna di Franco, finì in un campo per profughi in Francia; Cani è un documentario quebequois che con una fotografia spettacolare mostra la vita quotidiana di 750 cani in un canile in Marocco sullo sfondo della crisi migratoria.

Non potevano mancare i film d’amore, raggruppati in Love is Love: Madame è un film svizzero che racconta, attraverso le foto e i filmati dell’archivio di famiglia dell’autore, le difficoltà che lui e sua nonna hanno dovuto affrontare lottando i pregiudizi sessuali di una parte della società svizzera; L’amico di un amico è un corto d’animazione nel quale un giovane viene aggredito sessualmente e in seguito, il ragazzo sequestra, punisce e poi fa amicizia con il suo aggressore; nel corto Miss Chazelles, due ragazze si sfidano per il titolo di miss del paese e, mentre i fautori dell’una o dell’altra litigano, loro due sembrano attrarsi reciprocamente; in Beauty boys un gruppo di amici sale coraggiosamente sul palco della festa del paese vestiti da drag queen, sfidando i pregiudizi.

Nel Kid’s corner (angolo dei ragazzi) ci sono 5 corti, tutti d’animazione: O28 è un film nel quale tre turisti tedeschi (madre, padre, figlio) salgono sul mitico tram O28 a Lisbona, ma al tram si rompono i freni; in Maestro gli animali del bosco lavorano guidati da uno scoiattolo; in Una lince in città, una lince raggiunge una città e si addormenta in un parcheggio; ne Il mondo di Dalia, la piccola protagonista prima scopre la serra tropicale del padre e poi la foresta tropicale vera; in uno Spettacolo alla scuola materna lo spettacolo di fine d’anno diventa un disastro per colpa di tanti imprevisti.

Tre corti, infine, sperimentano le possibilità della realtà virtuale: Saturnismo è un viaggio all’interno di uno dei quadri più misteriose della storia dell’arte, “Saturno che divora i suoi figli” di Francisco Goya; Recoding Entropia è un viaggio ai confini tra il nulla e l’infinito, sfiorando forme affascinanti; Odissey 1.4.9 va alla ricerca di una nuova chiave interpretativa della storia narrata in 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.