La giornalista e conduttrice Myrta Merlino oggi non è presente nella trasmissione L’Aria che Tira. La puntata di questo lunedì 9 marzo del programma in onda su La7, dunque, dovrà fare a meno di lei. Ad annunciarlo è stata la stessa conduttrice attraverso il proprio account social, rendendo così partecipe il pubblico poco prima dell’inizio del nuovo appuntamento. Un inizio di settimana “strano” per il pubblico di La7 che probabilmente si ritroverà disorientato, tra il caos dell’attuale informazione, anche in seguito all’assenza della giornalista che ha fornito su Twitter la motivazione legata ad impegni familiari che non può rimandare. “Sono molto dispiaciuta ma oggi non riuscirò ad essere in onda per un impegno familiare inderogabile. Torno domani, pronta e con tutta l’energia per informarvi!”, spiega su Twitter la giornalista. A sostituirla sarà, come spiegato dalla stessa Merlino, il collega Francesco Magnani, volto noto al pubblico di La7 in quanto da due edizioni volto della versione estiva de L’Aria che Tira.
MYRTA MERLINO ASSENTE A L’ARIA CHE TIRA: AL SUO POSTO FRANCESCO MAGNANI
Toccherà proprio a Francesco Magnani, dunque raccontare al pubblico di La7 ciò che accade in questi giorni in Italia, con riferimento soprattutto all’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, dopo gli ultimi preoccupanti dati della protezione civile. Oltre alla mancanza di Myrta Merlino, L’Aria che Tira oggi dovrà anche fare a meno del pubblico in studio, come ormai siamo abituati a vedere in tutte le altre trasmissioni sia Rai che Mediaset. In realtà, il direttore Andrea Salerno era stato il primo a decidere di estendere in via preventiva il provvedimento “a porte chiuse” anche alle trasmissioni in diretta dagli studi di Roma coinvolgendo così anche altre trasmissioni tra cui Tagadà di Tiziana Panella, Piazzapulita di Corrado Formigli, Propaganda Live che vede la conduzione di Diego Bianchi e Non è l’Arena di Massimo Giletti, andato in onda proprio nel prime time di ieri. Tutte le altre trasmissione che vantano ancora la presenza del pubblico sono state invece registrate prima del decreto contro il Coronavirus firmato il 4 marzo scorso.