Anche la giornalista di La7 Myrta Merlino ha raccontato i giorni di isolamento da Coronavirus. Ormai pratica comune nelle interviste a personaggi pubblici: ne abbiamo già sentite e riportate tante, quotidianità che prevedono ora di passare le giornate tra quattro mura uscendo solo per lo stretto indispensabile. La Merlino ha per esempio raccontato, affidandosi a Oggi, che il suo compagno Marco Tardelli (il quale non dovrebbe avere bisogno di presentazioni) vive vicinissimo a lei ma comunque in un’altra abitazione, e dunque lei approfitta di alcune commissioni per incontrarlo per strada. Un esempio? La conduttrice di L’aria che tira ha rivelato che un giorno in cui doveva recarsi in farmacia gli ha dato appuntamento e i due si sono visti in coda, “ovviamente con la mascherina e a distanza”.



Per Myrta Merlino la quarantena da Coronavirus procede con i tre figli: Giulio, Pietro e Caterina. “Giulio all’inizio era a Londra” e non voleva tornare perché c’erano le lezioni. Lei lo ha costretto ad andare in giro con mascherina e guanti: “Nella metropolitana lo guardavano come un pazzo”, ma poi l’allarme è diventato reale anche in Gran Bretagna e fortunatamente il figlio è riuscito a tornare a casa. Nessuno dei tre studia più cinese, come avveniva quando erano piccoli, e a cucinare sono i maschi: “L’altro giorno hanno fatto degli arancini di riso che nemmeno in Sicilia, qui il problema è riuscire a non ingrassare”. A proposito di Tardelli, la Merlino ha raccontato come l’ex calciatore non sia una persona gelosa ma che “se qualcuno mi saluta in modo un po’ troppo espansivo si irrigidisce”; si preoccupa per la sua salute, e dice di lui che è una cosa bella e “me la devo tenere stretta”, anche se per il momento non si parla di matrimonio.



Myrta Merlino ha poi voluto fare chiarezza sulla sua infelice frase circa l’ospedale Cotugno di Napoli: aveva detto come fosse “incredibile” trovare un’eccellenza nella città partenopea. La replica è stata pronta: “Stavo parlando di alcuni incidenti nella sanità lombarda che di solito prendiamo a modello, l’ho definito incredibile perché di solito al Meridione si parla di malasanità, è un dato di fatto”. Aggiungendo che lei pure è napoletana ed è dunque orgogliosa della struttura, mentre del fatto di dover ancora fare televisione durante il Coronavirus ha rivelato che “non ho mai sentito il mio lavoro utile come adesso, intervistare chi si batte in prima linea contro il virus ha cambiato anche me, profondamente”.

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