Myrta Merlino minacciata da una no vax. La puntata di oggi di L’Aria che tira su La7 si è aperta proprio con la replica della conduttrice alla manifestante di Trieste, che davanti alla telecamera aveva sbottato: «Se fosse qui la prenderei per il collo». L’ha definita ironicamente «una pacifica manifestante» di un «civile corteo». Dunque, la Merlino ha deciso di rispondere per le rime. «Ho provato davvero a capire, ce l’ho messa tutta, ve lo prometto, ho invitato tutti e dato spazio a tutti i pareri, ma la risposta non l’ho ancora trovata. Alla signora che mi prenderebbe per il collo rispondo che noi saremo qui e continueremo a fare il nostro lavoro, incuranti di quello che ci succede quando veniamo ai vostri cortei».



Myrta Merlino si è poi rivolta direttamente alla manifestante: «Se fosse qui io non la prenderei per il collo, ma proverei a prenderla per il cervello, proverei a convincerla anche se ormai non sono affatto sicura di riuscirci». Quindi, ha esteso l’invito a tutti «gli amici triestini», visto che da tempo Trieste è la città che ospita i No green pass.



MYRTA MERLINO TRA MINACCE E ATTACCHI…

«Perché questa rabbia nei nostri confronti?. Addirittura prendermi per il collo», si chiede Myrta Merlino. Quindi, la conduttrice de L’Aria che tira ha proseguito nella sua replica: «Dovrei essere io a essere molto arrabbiata con lei perché i suoi comportamenti, e non solo i suoi purtroppo, mettono tutti noi a rischio di nuovi divieti, ma in quel caso spero che possano riguardare solo le persone come lei come accade in Austria». Il riferimento di Myrta Merlino è al lockdown solo per non vaccinati che è scattato in Austria e che alcuni esperti auspicano possa essere adottata anche in Italia.



La conduttrice ha poi ribadito il concetto anche sui social, ad esempio col tweet: «“Se la Merlino fosse qui la prenderei per il collo”, mi dice questa pacifica signora. Ne abbiamo lette e viste tante. Ho dato spazio a tutti i pareri, ho cercato un pensiero nelle piazze. Tante risposte non le ho, tranne una: resteremo qui a fare il nostro lavoro. #lariachetira».

Inoltre, affrontando il tema no green pass, ha sferrato un attacco a Carlo Freccero: «Sono sempre stata molto attenta, mi sono confrontata con una persona che conosco da più di 20 anni. Quando in una trasmissione televisiva ho parlato delle bare di Bergamo, di quello che avevo raccontato, come il peggior lutto della mia vita professionale, perché io la guerra non l’ho raccontata, ha detto che apriremo la questione delle bare a Bergamo. Ma cosa vogliamo aprire? Voi persone intelligenti, con degli strumenti culturali, vi siete dimenticati il dolore che ho raccontato?».