Myss Keta e la sua maschera: “Senza mi conoscono solo…“
Cantante mascherata per eccellenza, icona dell’ultima generazione musicale, Myss Keta ha concesso una lunga intervista al Corriere della Sera. Tanti i temi trattati, dalla Milano in cui vive al successo di Milano, sushi & coca, sino alla maschera che è presto diventata la propria cifra distintiva. L’artista non ha mai pubblicamente svelato il suo volto, lasciando nel mistero la propria identità. “Il rischio di mostrare un proprio lato “intimo” è quello che accomuna tutti gli esseri umani“, ha ammesso.
Ha poi aggiunto: “La maschera di Myss rispetto ad altri artisti è esplicitata, visivamente e fisicamente. È la maschera che ogni artista porta con sé sul palco. Ma dietro la maschera c’è un cervello che si muove, un artista che si evolve, un progetto che cambia. Non vedo il rischio di rimanere incastrata“. Tuttavia, se pubblicamente il volto è a tutti ignoto, ci sono due persone in particolare che la conoscono a tutti gli effetti anche senza sovrastrutture artistiche: “Senza maschera mi conoscono solo mia madre e l’ostetrica“.
Myss Keta icona LGBTQ+: le preoccupazioni sul governo Meloni
Myss Keta, nel corso degli anni, si è affermata anche come icona della comunità LGBTQ+. Sempre a difesa dei diritti dei cittadini e delle libertà individuali, nel corso dell’intervista la cantante ha anche parlato del governo Meloni con un velo di preoccupazione: “Con un governo come quello in carica non bisogna dare per scontato nessuno dei diritti che abbiamo acquisito finora. Purtroppo ci sono leggi che possono cambiare, lo abbiamo visto in altri Paesi: stavamo dando per scontato il diritto all’aborto, invece si può tornare indietro anche su questi temi“.
Le sue preferenze politiche sono altre e specifica come la presenza di una donna alla Presidenza del Consiglio, in realtà, non sia da lei vista di buon occhio: “Avrei preferito un altro tipo di governo, un altro tipo di presidente del Consiglio. Non la vedo come una vittoria delle donne, perché non è una vittoria che tutela le donne“. Positivo, invece, il giudizio su Elly Schlein: “Mi piace, non l’ho ancora incontrata, ma la inviterò al mio concerto“.