Si è concluso negli scorsi giorni l’accertamento sui reperti ritrovati 25 anni dopo l’omicidio di Nada Cella, e precisamente le tracce di sangue sul motorino dell’indagata Annalucia Cecere: nessuna evidenza ematica. Come scrive il Corriere della Sera, si tratta di un vero e proprio colpo di scena nell’indagine riguardante la segretaria 25enne trovata senza vita in quel di Chiavari nel 1996, nello studio dove lavorava.



La procura aveva indagato Annalucia Cecere, ex insegnante all’epoca dei fatti 28enne, ma in queste ore si è scoperto, dopo ulteriori test genetici sul materiale rinvenuto sullo scooter utilizzato dalla stessa, che non ci sono evidenze ematiche. Si tratta di un colpo di scena in quanto dagli esami gli inquirenti si aspettavano tutt’altro: qualora il sangue prelevato fosse stato quello di Nada, si sarebbe arrivati alla cosiddetta “pistola fumante”, la prova definitiva circa la colpevolezza dell’indagata. E invece nel sottosella dello scooter tenuto sempre in perfette condizioni, non vi sono tracce di sangue.



NADA CELLA: UN COLD CASE IRRISOLTO DA 25 ANNI

Il sequestro del mezzo a due ruote era stato disposto dalla Procura di Genova dopo che erano state riesaminate delle vecchie testimonianze dell’epoca, ed in particolare quella di una donna che aveva raccontato ai carabinieri di aver visto Annalucia Cecere la mattina della morte di Nada Cella, allontanarsi a bordo proprio di un motorino da via Marsala, dove si trovava lo studio in cui la segretaria è stata trovata senza vita.

Secondo gli inquirenti che hanno voluto riaprire questo “cold case”, la Cecere avrebbe ucciso la Cella per gelosia nei confronti di Marco Soracco, il commercialista dove lavorava la vittima; inoltre, tramite l’assassinio avrebbe potuto prendere il suo posto di lavoro, ma fino ad oggi questi fatti non hanno mai trovato alcun riscontro nella realtà, trattasi quindi solamente di ipotesi. Le indagini proseguiranno anche nelle prossime settimane, ma l’omicidio, avvenuto 25 anni fa, resta sempre di più un vero e proprio mistero.