Il mistero di Nada Cella, morta 28 anni fa nello studio del commercialista a Chiavari, in provincia di Genova, un omicidio per cui ad oggi non vi sono ancora condannati. Gli ultimi indagati sono stati prosciolti e la mamma di Nada Cella, la signora Silvana, ha raccontato oggi in diretta tv a Storie Italiane: “Gli indagati sono stati prosciolti? Come se l’avessero uccisa un’altra volta. Io ero a fianco di mia nipote in tribunale e si è messa a piangere e mi ha detto ‘nonna è finita’ e a quel punto lì è come se ci avessero buttato addosso un masso, ci hanno uccisi tutti quanti. Io non capisco perchè nessuno si difende, nessuno si è mai presentato a difendersi a dire che non è stato lui”.



“Mi sarei aspettata una reazione – ha proseguito la mamma di Nada Cella – è stupido pensare che quelli che hanno “vinto”… anche tutti coloro che si sono susseguiti negli ultimi anni, nessuno si è mai difeso, secondo me se a qualcuno danno colpe che non ha si difende… Se dicessero a me che ho fatto qualcosa che non ho fatto vado ai quattro venti a sbandierarlo, non mi nascondo dietro a un dito, perchè non escono e dicono che non sono stati loro, perchè non ci mettono la faccia?”.



NADA CELLA, DAVIDE BARZAN: “NON CAPISCO LA DECISIONE DEL GUP”

L’avvocato Davide Barzan, in collegamento con Storie Italiane, aggiunge sul cold case di Nada Cella: “Purtroppo temo che questo caso resterà per sempre insoluto. Io ho potuto vedere gli atti di indagini e devo dire che la procura ha svolto un attimo lavoro. C’erano comunque tutte le premesse per andare a processo, la famiglia chiede giustamente la verità da 28 anni”.

E ancora: “E’ stato un omicidio d’impeto, è stata malmenata e colpita più volte alla testa da un oggetto, tra l’altro mai ritrovato, nessuno ha poi sentito rumori sospetti quindi evidentemente Nada conosceva il suo assassino quindi non capisco questa scelta del Gup di non andare a processo”. Silvana, la mamma di Nada Cella, in un impeto di rabbia, ha dato della bugiarda alla madre di Soraco ma Eleonora l’ha ammonita: “Calmiamoci, siamo una tv pubblica”, bloccando quindi sul nascere un messaggio sbagliato.