Da 25 anni resta il giallo attorno all’omicidio di Nada Cella, la giovane segretaria di Chiavari. Mentre la mamma Silvana attende che sia fatta giustizia, spuntano gli audio della testimone che potrebbero portare ad una svolta clamorosa. “Io non so perché le altre non parlano ma eravamo in cinque”: così parlava la donna rimasta anonima, intercettata il 9 agosto 1996 durante una telefonata in casa di Marco Soracco, il commercialista nel cui studio è avvenuto il delitto della giovane Nada. I nuovi estratti in cui la testimone parla con la madre del commercialista tre mesi dopo l’omicidio sono stati diffusi dalla procura di Genova.



Negli audio in questione, la donna dice: “Si conoscono signora è che stanno tutte zitte perché eravamo in diverse, io non faccio i nomi perché eravamo in diverse, io non so perché le altre non parlano, eravamo in cinque”. Questi nuovo stralci in cui la testimone asseriva di non essere sola si vanno ad aggiungere a quelli emersi nei giorni scorsi in cui diceva di aver visto Annalucia Cecere, unica indagata, sul suo motorino sotto lo studio del commercialista: “L’ho vista che era sporca e ha infilato tutto nel motorino, io l’ho salutata e non mi ha guardato…”.



Nada Cella, gli audio choc della testimone anonima

In un altro estratto dell’audio della telefonata della testimone anonima, si ascolta ancora: “Ma pensa un po’ che il sospetto mi è venuto al pomeriggio quando l’ho saputo… E ho detto Madonna quella stamattina…”. Poi però, aveva proseguito, parlando con altre ragazze, qualcuna le avrebbe detto “sì, che ha l’ardire quando dice ti spacco la testa in due”.

Ma chi è la misteriosa interlocutrice? La speranza degli inquirenti è quella di identificarla. La mamma 89enne di Soracco, di contro, continua a sostenere di non aver mai saputo chi fosse la donna della telefonata. Tra gli altri misteri, anche quello relativo alle altre donne che a quanto pare conoscevano anche loro la signora oggi indagata. Stando a quanto emerso dall’ultima puntata de La Vita in diretta, nelle ultime ore si sta ipotizzando che si tratterebbe di conoscenze probabilmente maturate in chiesa, addirittura si dice che queste testimoni possano essere delle suore. Potrebbero quindi essere cinque suore ad aver visto la Cecere uscire dallo studio di commercialista, sporca, e fuggire via in motorino.



L’appello della mamma Silvana

La mamma di Nada Cella, l’anziana signora Silvana, ha avuto modo di ascoltare l’audio emerso in queste ultime ore ed ha commentato alle telecamere del programma di Rai1: “Ci sono rimasta non bene io… Prego questa signora di farsi avanti, di dire quello che ha visto. Per me è importantissimo”.

La mamma della Cella ha poi rivolto un appello anche alle altre signore o signorine che a quanto pare avrebbero visto qualcosa senza mai farsi avanti. “Se hanno paura? E’ difficile pensare nella testa degli altri, capisco anche perchè…”, ha aggiunto la donna. “L’abbraccio forte, verrò a trovarla e le farò sentire tutto il mio affetto se le mi farò questo regalo. Lo faccia, sono una mamma disperata”, ha chiosato disperata la madre di Nada Cella. La signora Silvana ha confermato di essere sempre più provata man mano che emergono nuovi inquietanti particolari, ma non ha alcuna intenzione di arrendersi.