Il titolo del film La bambina che non voleva cantare sintetizza al meglio la storia di Nada, diventata cantante per “colpa” dei suoi genitori. Dotata di un talento straordinario, Nada sale sul palco di Sanremo già all’età di quindici anni con il brano Ma che freddo fa. Passano appena un paio di anni e va alla conquista della kermesse con Nicola di Bari e la canzone Il cuore è uno zingaro. Siamo nel 1971 e Nada, diciassettenne, è già famosissima.
Merito o colpa dei suoi genitori, che avevano spinto senza sosta affinché la figlia percorresse la strada che loro avevano identificato più adatta per il suo futuro. In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, la cantante ricorda che non fu facile gestire il successo in un momento in cui in realtà aveva altro per la testa. Nada, infatti, a differenza dei genitori e in particolare modo della madre, non sognava di diventare una cantante e spesso si fece forza solo per vederla felice.
Nada e le difficoltà di un successo precoce: “Agli inizi fu traumatico”
“È stato complicato, ero troppo piccola e non avevo il fuoco sacro, l’inizio fu traumatico, lasciare il mio paese fu una tragedia, poi si è illuminato qualcosa. Aveva ragione la mia mamma che diceva a tutti che avevo talento”, ha detto Nada, ripercorrendo quelle che sono state le tappe della sua brillante carriera. L’infanzia, come dicevamo, è stata caratterizzata da alti e bassi, con mamma che la convince a dedicarsi completamente al canto, mentre lei ancora troppo piccola avrebbe semplicemente voluto godersi l’età della spensieratezza.
Arriverà però l’incontro con un talent scout, che la accompagnerà verso la sua prima audizione ed il primo contratto discografico. Oggi la cantante guarda al suo passato con tenerezza e, nonostante tutto, non dimentica chi ha creduto in lei. Sul fronte sentimentale, sappiamo che è sposata da anni con Gerry Manzoli, con cui ha messo al mondo la figlia, Carlotta.