Nada Malanima protagonista del film biografico ‘La bambina che non voleva cantare’ su Rai1: commento live
Sanremo 1969: Nada Malanima è pronta per partecipare al suo primo Festival. Ad accompagnare Nada alla chitarra c’è Gerry Manzoli, che di lì a poco diventerà suo marito. I due s’incontrano ancora una volta in camerino, ed è lui a spronarla a continuare a cantare, abbattendo in lei l’ennesimo dubbio. Da tempo, infatti, la cantante si domanda se questa sia davvero la sua strada. Insieme a Nada, come sempre, c’è la sua cara mamma, croce e delizia per quanto riguarda la sua carriera e i suoi sogni. Viviana smaniava per vederla sul palco, ma lei stessa – alla fine – si domanda se abbia fatto bene: “C’ho paura d’ave’ sbagliato tutto”, ammette, vedendola preda delle attenzioni dei fotografi. Il film si conclude con Nada che la rassicura: non è infelice, è solo stanca. “Dormiamo un po’”. Un finale lapidario, forse affrettato, ma che ribadisce come il rapporto tra Nada e sua madre sia stato determinante nella definizione del suo percorso artistico. (agg. di Rossella Pastore)
Quei singhiozzi sul palco
Dopo un periodo di capricci, Nada decide di tornare a cantare. Lo fa proprio per la sua mamma, che nel frattempo è ricaduta in depressione e sta sempre a letto. L’occasione è il matrimonio di sua sorella, dove Nada si esibisce senza preavviso, regalando un’emozione inaspettata e bellissima alla povera Viviana. Nada – che a questo punto del film appare cresciuta – ha ancora qualche perplessità, che però fa fatica a manifestare per paura di dare un dispiacere alla sua famiglia. Dopo la vittoria del primo concorso a Camaiore, la strada verso il successo sembra essere in discesa. Da lì in poi, in effetti, i traguardi si susseguono, complice anche il grande sentimento che Nada mette sempre nelle sue esibizioni. Durante la gara di Viareggio, in particolare, Nada quasi singhiozza, pensando alla mamma e alla sua malattia. (agg. di Rossella Pastore)
La bambina che non voleva cantare: i primi capricci di Nada
Inizia su Rai1 La bambina che non voleva cantare. Dopo un breve flashforward, vediamo Nada bambina che prende lezioni di canto. Al monastero che frequenta insieme alla sorella, infatti, le monache hanno scoperto il suo talento e l’hanno prontamente segnalato alla famiglia, che non ci ha pensato due volte prima di provare a metterlo a frutto. Sua madre, che era affetta da una grave forma di depressione, era guarita sentendo la sua voce, e aveva subito visto in Nada un’opportunità per cambiare vita. La sua, almeno: questa particolare velleità, infatti, le avrebbe permesso di farsi strada in un mondo diverso da quello in cui tutta la sua famiglia era cresciuta – il mondo contadino – e magari di sfondare grazie alla musica e alle canzoni. Piccolissima, però, Nada si sente caricata di una responsabilità troppo grande: è così che inizia a fare i dispetti e a non voler più esibirsi. (agg. di Rossella Pastore)
Il parere di Nada su La bambina che non voleva cantare
È tratto da Il mio cuore umano, l’autobiografia di Nada edita da Atlantide, il biopic La bambina che non voleva cantare in onda oggi in prima serata su Rai1. “Non è che hanno raccontato la mia infanzia perché è la mia; si sono ispirati al libro e, soprattutto, alla storia e ai valori che contiene”, ha spiegato Nada in un’intervista di oggi a Rolling Stone. Contestualmente, la cantante ha espresso la sua opinione sulla produzione complessiva del film tv, commentandolo in questi termini: “La regista ha fatto un lavoro bellissimo soprattutto dal punto di vista umano, cogliendo le emozioni. A un certo punto mi sono quasi dimenticata che quella fossi io (ride, n.d.r.). Quella storia è mia, certo, ma può riguardare tutti. Va oltre l’autobiografia, parla di sentimenti. Le dinamiche umane sono sempre quelle, ti appartengono”. (agg. di Rossella Pastore)
Nada – La bambina che non voleva cantare: anticipazioni 10 marzo
La bambina che non voleva cantare, questo è il titolo del film tv che porterà sullo schermo e nel prime time di Rai1, la storia di Nada. La bambina che voleva cantare ci riporta negli anni Sessanta, nella campagna toscana dove Nada è nata e ha vissuto insieme alla sua famiglia: la mamma Viviana, alle prese con la lotta contro la depressione, papà Gino, e inoltre la nonna tanto amata, Mora, e la sorella Miria. A spingerla verso la musica è proprio Suor Margherita che ne riconosce subito il talento mentre lei, ancora bambina, sembrava pronta ad usare la sua voce per aiutare la madre e magari curarla dal suo male. Un dono, quello della voce, che le cambierà la vita (e non solo la sua) e servirà alla mamma a riprendere in mano la sua vita, tornare a sperare per la vita un futuro diverso dal suo, dove scegliere è possibile.
Nada, il film con Tecla Insolia
Mercoledì 10 marzo, in prima serata, Raiuno trasmette Nada – La bambina che non voleva cantare. Il film racconta la storia di Nada, una ragazza toscana cresciuta in campagna e dotata di un dono straordinario, la sua voce, con cui conquista il successo quando era giovanissima. Il film per la regia di Costanza Quatriglio è liberamente ispirato a Il mio cuore umano di Nada Malanima (Edizioni di Atlantide) ed è interpretato da Carolina Crescentini, Sergio Albelli, Paolo Calabresi, Tecla Insolia, Giulietta Rebeggia-ni, Massimo Poggio, Paola Minaccioni e con Nunzia Schiano nel ruolo di Nonna Mora.
Nada, grazie al suo inconfondibile timbro, diventa una vera icona della musica italiana a soli 16 anni. Sale per la prima volta sul palco del Teatro Ariston partecipando al Festival di Sanremo nel 1969 con la canzone “Ma che freddo fa”. La canzone non vince, ma diventa un vero tormentone. Nada torna a Sanremo nel 1971 e trionfa conquistando un successo memorabile diventando una star non solo in Italia.
La storia di Nada
Nada è una bambina che vive nella campagna toscana dei primi anni Sessanta insieme a nonna Mora, alla sorella Miria, al padre Gino che è un uomo buono e silenzioso e a mamma Viviana. La donna soffre spesso di crisi depressive che le impediscono di avere un rapporto sereno con la figlia. Nada cresce con il dono di una voce bellissima di cui presto si accorge Suor Margherita. La bambina, pur non volendo, si convince che, solo cantando, riuscirà a far stare bene la madre e a renderla felice. Nel sentire la voce di sua figlia, Viviana riacquista la voglia di sorridere. La bambina, di fronte alla felicità della mamma, capisce che cantare le permetterà di avere al proprio fianco la mamma. Ben presto, la voce unica di Nada conquista l’Italia. La bambina che non voleva cantare e che avrebbe voluto tenere per sè la sua “vocazione” diventa, seppur giovanissima, una star della musica italiana facendo i conti con l’amore tormentato di sua madre e con una vita totalmente diversa da quella che aveva condotto fino a quel momento.