Nada Ovcina a Oggi è un altro giorno ricorda i 15 anni in cui suo marito è scomparso dalla sua vita per stare con un’altra donna. Partito per la Francia per stare con questa donna, non è mai tornato a casa, nonostante avesse i suoi figli ad attenderlo. Eppure la Ovcina racconta di non averlo mai abbandonato, né odiato: “Anche durante quei 15 anni ero il suo punto di riferimento.” Poi, di fronte alla perplessità della Bortone, spiega: “Per me è come se non se ne fosse mai andato, soffrivo, certo, non era facile, perché o si ama o non si ama. Che colpa ne aveva lui? Era un debole, subiva questa infatuazione fisica che aveva.” Una versione che conferma anche Giorgia, la figlia di Gianni Nazzaro, ospite in studio insieme alla sua mamma. (Aggiornamento di Anna Montesano)

Nada Ovcina ricorda il marito Gianni Nazzaro: “È un vuoto”

Nada Ovcina si commuove al solo vedere la foto di suo marito Gianni Nazzaro sullo schermo di Oggi è un altro giorno. Ospite di Serena Bortone, la donna non nega di soffrire molto la mancanza del marito e che il dolore aumenta giorno dopo giorno. “Nel rivederlo sento dolore, rabbia, piacere, tutto. – ammette in studio – Ogni giorno ho questa immagine davanti della sua sofferenza durante la malattia, è difficile spiegare, uno dovrebbe vivere certe esperienze per capirle, ma non lo auguro a nessuno.”
Ha quindi ammesso che “Più tempo passa e peggio è, perché ogni giorno ti rendi conto che è successo davvero, è un vuoto continuo.” Prima innamorata dell’artista poi dell’uomo, Nada lo ricorda così su Rai 1: “Lui era un uomo spiritoso, uomo, gentile, era un pezzo di pane, come un figlio per me”. (Aggiornamento di Anna Montesano)

Nada Ovcina, chi è la moglie di Gianni Nazzaro

Gianni Nazzaro, cantante scomparso lo scorso 27 luglio 2021 a causa di un cancro ai polmoni, ha avuto varie donne al suo fianco nel corso della sua vita ma la più importante è di certo Nada Ovcina, sposata per ben due volte. La donna è rimasta al fianco dell’attore e cantante napoletano fino alla fine, tanto che le seconde nozze sono arrivate proprio a ridosso della morte dell’uomo, avventura in ospedale dopo una lunga malattia. Il primo matrimonio si è svolto agli inizi degli anni Settanta: insieme, la coppia ha avuto due figli: nel 1973 è nato Giovanni Junior e nel 1976 è nata Giorgia.

La prima separazione arrivò a causa dell’unione tra il cantante e un’altra donna. Come raccontò Nada Ovcina: “Quando Gianni ritornò da me, dopo la sua disastrosa unione con un’altra donna, aveva accumulato milioni di debiti e in seguito ha lavorato pochissimo. Di conseguenza siamo rimasti con i conti in rosso, come è successo a molti altri artisti. Ma in questo disastro oggi ho avuto il conforto di scoprire quante persone volevano bene a mio marito”.

Nada Ovcina e Gianni Nazzaro, il matrimonio poco prima della morte

Nada Ovcina e Gianni Nazzaro si sono poi sposati una seconda volta, dopo aver trascorso insieme gran parte della loro vita. Dopo essere tornati insieme, i due hanno vissuto anni difficili, nei quali Gianni aveva anche perso un rene. Era il 15 settembre 2016 e i due erano in Francia quando furono coinvolti in un terribile incidente stradale: per il cantante le conseguenze furono peggiori rispetto alla moglie. Nada gli rimase accanto sempre, in quell’occasione e nel corso della malattia: all’attore venne infatti diagnosticato, negli anni a venire, un tumore ai polmoni.

Il tradimento dopo il primo matrimonio è stato un duro colpo ma Nada è riuscita ad andare avanti e a riaccoglierlo con sé: “Quando lui è tornato a casa, è andato tutto bene, ha sempre avuto il suo punto di riferimento su di me, anche durante l’assenza. L’ho perdonato? Non l’ho mai condannato, non avevo nulla da perdonare. La gelosia è un atto di egoismo, se tu vuoi bene a qualcuno e questa persona ha piacere di fare un qualcosa anche a tuo scapito…”. Il secondo matrimonio è arrivato pochi giorni prima della morte, come ha raccontato Nada: “Lui stava male, era finito in ospedale, quindi ad un certo punto mi disse che dovevamo sposarci. Alle 3 di notte sono andato a trovare quattro testimoni, un malato ed altre tre persone trovate per caso, e qualcuno in Comune, e ci siamo sposati in ospedale tre giorni prima di morire”.