Nada Ovcina ricorda Gianni Nazzaro a La Volta Buona: il primo incontro e com’è iniziata la loro storia

Nada Ovcina, ospite di Caterina Balivo a La volta buona, ricorda il marito Gianni Nazzaro. “Non riesco a liberarmi dei ricordi. – ha esordito su Rai Uno – Ogni cosa penso che lui sta la. Non è facile superare una cosa del genere.” Nada ha iniziato a ripercorrere gli esordi di Nazzaro, arrivando fino al loro primo incontro.

“Gianni nasce come imitatore. Ha venduto oltre 150 mila dischi in cui fa le imitazioni dei colleghi più famosi.” ha ricordato Ovcina. “Io l’ho conosciuto per caso a Bari, al Festivalbar, perché io lavoravo con alcuni artisti che dovevo promuovere. La prima volta che l’ho visto volevo presentarlo ad un’artista a cui piaceva, però poi non le è piaciuto. Io mi sono trovata con lui e allora l’ho invitato a dormire in suite da me, lui ha dormito sul letto perché io ho voluto dormire sul divano. Il giorno dopo ci siamo salutati e basta. Lui avrebbe dovuto fare il servizio militare e lui mi richiama e in lacrime mi dice che sarebbe dovuto andare via, io allora decido di intervenire e chiedere un permesso. Alla fine l’ho partorito io come artista.”

Nada Ovcina: “Il matrimonio con Gianni Nazzaro? C’era bisogno di uno scoop per farlo diventare famoso”

La svolta nella carriera di Gianni Nazzaro è arrivata quando Nada Ovcina ha annunciato le loro nozze:Per farlo diventare famoso c’era bisogno di uno scoop per avere la copertina di un giornale, così decisi che avremmo dovuto sposarci. Noi stavamo insieme davvero, ci volevamo un bene dell’anima.” Il loro fu un bell’amore ma si interruppe quando Gianni la lasciò per un’altra donna.

Nada non ha mai provato rancore per lui, anzi ha cercato sempre di giustificarlo anche con i figli: “Lui era un gran debole, si faceva sempre prendere da chi gli stava addosso.” Per questo, quando Gianni una sera l’ha richiamata per poter tornare a casa, lei lo ha accolto senza alcuna rabbia: “Quando tu vuoi bene a qualcuno non ci sono ostacoli. – ha spiegato ad una basita Balivo – L’ho recuperato pagando anche l’albergo in cui ero. L’ho messo in macchina ed è ritornato a casa. Con i miei figli ci furono però dei problemi, loro non accettavano questa cosa.”