Rafa Nadal si augura di tornare in campo il prossimo anno. Mentre il suo attuale rivale per la prima posizione mondiale, Novak Djokovic, si allena in Spagna violando le norme anti-Coronavirus, il tennista spagnolo ha rilasciato un’intervista a El Pais nella quale si è lasciato andare anche a qualche commento di stampo politico. Nadal ha premesso che la situazione ha sovrastato tutti e che nessuno si sarebbe aspettato qualcosa del genere, ma ha anche aggiunto – in qualche modo contraddicendosi – che “i vari leader mondiali avevano accesso a informazioni che prevedevano uno scenario simile e potevano cercare di intervenire”. L’intervista di Nadal è stata lunga ed eseguita in video, con il tennista presso la sua abitazione; il numero 2 Atp ha detto che si sarebbe potuto fare qualcosa in più per limitare la pandemia da Coronavirus almeno a livello informativo.



Poi Nadal si è concentrato sul suo lavoro, ovvero il tennis: nei giorni precedenti erano passate delle dichiarazioni secondo cui Rafa si lamentava di non potersi allenare, oggi ha voluto correggere il tiro lanciando anche qualche frecciata (“qualunque commento o messaggio viene politicizzato e chi si sente attaccato se la prende”) e ha voluto specificare di non aver mai voluto lamentarsi per il lockdown e la chiusura dei campi da tennis, quanto per il modo in cui gli sport siano stati trattati in maniera uguale. “Credo che non debba essere così, così come non è giusto che tutte le comunità vengono trattate allo stesso modo”. Nadal ha poi sostenuto che il suo lavoro è quello di giocare a tennis, e che chiaramente questo gli manca; però ha anche aggiunto che “la massima priorità è salvare vite e la salute, il tennis in questo momento passa in terzo piano almeno per me”.



RAFA NADAL, “DIFFICILE TORNARE A GIOCARE QUEST’ANNO”

Tralasciando altri passaggi della lunga intervista, nella quale si è parlato di come si uscirà umanamente dal Coronavirus e dei tanti messaggi che il tennista ha lanciato in queste settimane e di iniziative benefiche (insieme a Pau Gasol si è unito al progetto di Cruz Roja Responde), Nadal ha chiuso il suo intervento con una previsione sul ritorno a giocare: “Spero si possa fare quest’anno, ma non credo. Io firmo perché si sia pronti per il 2021, mi preoccupa di più l’Australian Open che quello che succederà alla fine del 2020, che vedo come praticamente perso. Insomma, non c’è troppo ottimismo nelle parole del tennista spagnolo o, più probabilmente e come aveva già detto, regna la consapevolezza di come in questo momento la cosa più importante sia davvero provare a frenare la pandemia da Coronavirus, senza forzare la mano riguardo gli sport.

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