Nadia Calvino, neo presidente della Banca Europea degli investimenti, Bei, ha affermato che la sua banca è «pronta a fare di più» nonostante siano stati approvati 900 nuovi progetti nel 2023 con 88 miliardi di finanziamenti e investimenti record da 320 miliardi di euro. «Più della metà dei nostri finanziamenti sono andati alla transizione verde, vale a dire 49 miliardi di euro», le parole dell’ex ministra delle finanze spagnola, così come riportato da IlSole24Ore.
L’Italia è stato il primo beneficiario dei finanziamenti Bei, 12,2 miliardi di euro nel 2023 con un aumento del 22 per cento su base annua. «Mi aspetto che chiedano maggiore impegno da parte della banca; e la Bei è pronta a fare di più», le parole della 55enne Calvino in vista della prossima riunione della Banca: «Siamo molto attivi in tutte le aree ritenute oggi prioritarie dall’Unione europea».
NADIA CALVINO, PRESIDENTE BEI: GLI OBIETTIVI
Fra gli obiettivi, oltre al green, anche il settore energetico, il sostegno all’Ucraina, e la cooperazione economica nei Paesi in via di sviluppo. Due i temi controversi, come sottolinea Il Sole 24 Ore, leggasi la difesa e il nucleare «Attualmente abbiamo riservato alla difesa 6 miliardi di euro, ora aumentati a 8 miliardi, di cui oltre 2 miliardi sono stati investiti nel periodo 2022-2023. Soldi che sono andati nella ricerca & sviluppo, la cibernetica, le tecnologie a doppio uso, la protezione delle infrastrutture più delicate (…) Siamo pronti a fare di più in questo campo», precisa la Calvino. In merito al nucleare le opinioni stanno cambiando con l’Ue che la ritiene una energia ecologica, con la Bei già presente nel settore attraverso il finanziamento di progetti in ricerca e sviluppo, sicurezza e ciclo del combustibile.
NADIA CALVINO, PRESIDENTE BEI: “GLI INVESTIMENTI NEL NUCLEARE…”
Su eventuali nuovi investimenti nel campo: «Ogni progetto presentato alla Bei viene valutato in base ai suoi meriti, sulla base dei tre criteri di sostenibilità o fattibilità che ho appena menzionato: economico e finanziario, ambientale e tecnico. Come sapete, è un processo continuo che applichiamo a tutte le tecnologie rilevanti per la transizione energetica». Per quanto riguarda gli aiuti all’Ucraina fino ad ora la Bei ha generato investimenti per 2 miliardi di euro, e la recente approvazione di un pacchetto di aiuti dell’Ue per 50 miliardi di euro su quattro anni viene definita «una ottima notizia» perché «ci darà la possibilità di fare di più in futuro».
Quindi la Calvino ha concluso: «Ora siamo nella fase di definire le priorità per i prossimi anni (…) Abbiamo una situazione di capitale molto comoda (core tier one capital del 34%). Partiamo da una posizione patrimoniale molto forte dalla quale analizzeremo le prossime priorità e le prossime necessità con l’obiettivo di risolvere la carenza di investimenti in Europa». Una risposta che Il Sole 24 Ore definisce sibillina, bocca cucita senza sbilanciarsi ma come detto sopra la Bei, sta già investendo in molteplici grandi progetti.