Questa sera, giovedì 4 luglio, sarà annunciato il libro vincitore del Premio Strega 2019, giunto alla sua 73esima edizione. Nella cinquina dei finalisti c’è anche Nadia Terranova con “Addio Fantasmi” (Einaudi Stile Libero). “Vedevo i voti scorrere sulla tabella, poi ho sentito la voce di chi li annuncia e mi sembrava che dicessero cose diverse, Poi i nomi dei finalisti hanno preso un colore diverso e lì ho capito che ero dentro la cinquina”, ha raccontato l’autrice a Normanno.com ricordando l’emozione del 13 giugno al Tempio di Adriano. Nadia Terranova, nata a Messina nel 1978, è laureata in filosofia, dottorata in storia moderna. Dopo diverse pubblicazioni per ragazzi tra cui “Bruno il bambino che imparò a volare” e “Casca il mondo”, ha pubblicato il suo romanzo d’esordio “Gli anni al contrario” nel 2015. Nel 2018 è tornata in libreria con “Addio Fantasmi”. Nadia Terranova ci tiene a spiegare che il romanzo non è autobiografico: “In Addio fantasmi non c’è nulla che mi sia successo davvero eppure se penso al personaggio di Ida sono io, è autobiografica l’esperienza di dolore”. La scrittrice, infatti, ha perso il padre quando aveva 11 anni.
Addio fantasmi, la trama del romanzo
Ida torna a Messina, la sua città natale, perché la madre vuole ristrutturare e mettere in vendita il loro appartamento. Circondata dagli oggetti che hanno caratterizzato la sua vita, tra le cose che deve decidere se gettare via o conservare, Ida si ritrova a fare i conti con il trauma che ha segnato tutta la sua vita: ventitré anni prima il padre è scomparso. L’uomo non è morto, un giorno ha deciso di andarsene e non tornare più. Questa mancanza ha condizionato tutta la sua vita, dal rapporto con la madre, tra silenzi e incomunicabilità, a quello con il marito, salvezza e naufragio insieme. “Fra il tramonto e la cena, l’assenza di mio padre tornava a visitarmi. Aprivo il balcone sperando che il temporale filtrasse dai soffitti e squarciasse le crepe sul muro, supplicavo la tramontana di trasformarsi in uragano e rovesciare in terra l’orologio e le sedie, all’aria il letto, i cuscini, le lenzuola. Non vuoi sapere che sono diventata grande, non ti interessa?, chiedevo, e nessuno rispondeva”, si legge nel romanzo. Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio. Ma ora che la casa d’infanzia la assedia con i suoi fantasmi, deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena.
“In questo romanzo emozionante e profondo Nadia Terranova, come Telemaco alla ricerca del padre Odisseo, torna nella casa messinese della sua infanzia alla ricerca di tracce della figura paterna che si è come volatilizzata…. Mentre Telemaco parte da Itaca per conoscere il destino del padre, Nadia Terranova torna a Itaca-Messina perché attraverso gli oggetti della sua infanzia può finalmente fare i conti con se stessa e con il fantasma di un padre che non c’è più. E mettere a punto la cerimonia degli addii indispensabile per continuare a vivere dopo aver portato a termine il lutto”, ha scritto Pierluigi Battista presentando il libro.