C’è qualcosa di più deplorevole degli insulti post mortem? Fare una truffa a nome di una persona scomparsa, nel caso specifico Nadia Toffa. La “fantasia” dei criminali aggiunge un nuovo livello alla scala dei gesti deprecabili. Due malviventi hanno truffato tre parroci usando il nome della giornalista bresciana morta quest’estate dopo una battaglia contro il cancro. Hanno parlato loro di un finto testamento di Nadia Toffa alla chiesa per cercare di spillare loro dei soldi. I due malviventi hanno messo in piedi una truffa ai danni dei religiosi sfruttando il nome della conduttrice e inviata de “Le Iene”. La notizia è stata riportata da Leggo, secondo cui due persone si sono presentati a tre parroci dicendo loro di essere stati incaricati proprio da Nadia Toffa per donare una consistente somma alla chiesa. E chiedevano un anticipo di due-tremila euro per pagare le spese notarili e le tasse di successione. Ovviamente quella del testamento era una storiella inventata per convincere i tre parroci.
NADIA TOFFA E LA TRUFFA DELL’EREDITÀ CON FINTO TESTAMENTO
La tentata truffa a nome di Nadia Toffa chiaramente non è deplorevole solo perché è illegale, ma anche perché supera i limiti della moralità e del rispetto nei confronti di una persona morta. I tre parroci comunque hanno fortunatamente capito che c’era qualcosa che non andava, quindi – consapevoli che si trattava di qualcosa di sospetto – hanno accettato e denunciato i due. Quindi hanno lanciato un allarme affinché queste persone smettano di truffare la gente, peraltro a nome di una persona scomparsa che durante la sua attività di giornalista combatteva le truffe. Secondo quanto riportato da Leggo, i due malviventi si presentano come delegati di due importanti studi notarili di Brescia, che sono chiaramente all’oscuro di tutto, spiegando che per ricevere la donazione bisogna pagare una somma. Ora i carabinieri sono sulle loro tracce. Stanno cercando di analizzare le coordinate bancarie che hanno consegnato ai parroci.