Un momento emozionante in ricordo di Nadia Toffa, la giornalista de “Le Iene” scomparsa a soli 40 anni per un cancro al cervello, è andato in scena domenica scorsa presso lo stadio Erasmo Jacovone di Taranto. Gli ultras della formazione pugliese, in campo per una sfida contro il Fasano, a inizio partita hanno rivolto un omaggio alla Toffa, mostrando in curva una gigantografia della giornalista, e poi hanno intonato cori, approfittando anche di un black out che ha momentaneamente fatto andare via l’illuminazione nell’impianto. “Una di noi, Nadia una di noi” e “Olè olè olè, Nadia, Nadia” le voci commosse che si sono levate per ricordare una figura che è stata molto vicina alla causa tarantina, una vicinanza che la gente non ha voluto dimenticare.
LA BATTAGLIA CONTRO IL “MOSTRO” DELL’ILVA
Nadia Toffa si era infatti interessata in maniera approfondita come giornalista alla causa dei cittadini tarantini che stanno cercando di liberarsi di un “mostro”d’inquinamento come l’Ilva, che pur offrendo lavoro a migliaia di persone con i fumi inquinanti e le polveri ha causato un aumento della mortalità per cancro impressionante nella cittadina pugliese. “Ie jesche pacce pe te”, “io sono pazzo di te” lo striscione srotolato dai tifosi tarantini che ricorda una maglietta che Nadia Toffa ha ricevuto durante la sua ultima visita a Taranto, proprio come ringraziamento per l’attenzione riposta al caso dell’Ilva tarantina. E gli omaggi potrebbero proseguire, visto che è stata anche avanzata la proposta di intitolare alla conduttrice e inviata de Le Iene il reparto Oncoematologico Pediatrico dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto. Un ricordo commovente per un rapporto di fiducia tra una giornalista e una città che neanche la morte è riuscito ad interrompere.