Davide Parenti fatica a trovare le parole quando si tratta di Nadia Toffa. «Siamo una famiglia e quando muore uno in famiglia si va avanti, ma è stato terribile», racconta il boss de “Le Iene” al Corriere della Sera. La giornalista bresciana era una delle sue tante “figlie”. Ma domani la nuova stagione della trasmissione in onda su Italia 1 ripartirà senza di lei. Ma ci sarà uno speciale sulla conduttrice e inviata. Qualcosa di fortissimo, che ha voluto la stessa Nadia prima di morire. Un video inedito lungo 20 minuti nel quale è lei a parlare. Ma Davide Parenti non riesce a rivederlo, e chissà se riuscirà a farlo domani. Quando viene mostrato in anteprima al Corriere della Sera, lui va via. Salvo poi commentare un passaggio, quello nel quale Nadia Toffa ringrazia Silvio Berlusconi per l’aiuto che le ha fornito. E allora Davide Parenti conferma: «Siamo profondamente grati al nostro editore. La sua stanza fissa, riservata al San Raffaele, l’ha messa a disposizione di Nadia, ha sempre chiesto sue notizie, ha fatto il possibile per lei. Le telefonava e commentava le puntate. Le diceva “Quando non ci sei tu, quelle tre cornacchie…”».



NADIA TOFFA E QUEI VIDEO DOLOROSI…

Prima di morire Nadia Toffa ha voluto incontrare le persone a lei più care e registrare quei momenti. Quei filmati ci sono e l’intensità va di pari passo con la commozione. Ma non andranno in onda domani, e così per qualche tempo. Il motivo lo spiega senza giri di parole Davide Parenti nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera. «Non è ancora tempo di mandarli in onda, troppo doloroso. Vedremo più avanti». Ora si ricomincia a “Le Iene”. Tornano le riunioni e i servizi, ma l’assenza di Nadia Toffa pesa. Sarà dura domani, ma lei sarà sempre con loro. La sigla di coda sarà infatti sempre quella di Nadia che balla al tramonto. Davide Parenti ricorda gli inizi della giornalista, la scelta 10 anni fa di mollare la tv di Brescia per passare a “Le Iene” senza nessuna garanzia. «Ci credeva e basta. E in un anno ce l’ha fatta. Non solo ad entrare nella squadra, ma anche a farsi voler bene da tutti». Riaffiorano tanti ricordi. Ad esempio, non sapeva come tenere i capelli, quindi alla fine optò per quel taglio deciso con cui tutti la ricordiamo.



“SUPERÒ MENINGITE, MOLESTIE E DISTURBI ALIMENTARI”

Ma Davide Parenti al Corriere della Sera ricorda anche la «capacità produttiva superiore alla media. Ha dedicato la sua vita al lavoro». Il boss de “Le Iene” ripercorre l’inizio della malattia, la prima diagnosi, la speranza dopo l’operazione, il secondo intervento con l’esito che non lascia speranze. Eppure lei e la sua seconda famiglia continuano a credere di potercela fare. E rivela che l’estate di un anno fa, quella del 2018, «la colpì perfino una meningite». Ma Nadia Toffa ha superato tutto nella vita. «Ha avuto a che fare con una molestia e l’ha superata, con disturbi alimentari e li ha superati, con amici morti per eroina e l’ha superato». Sembrava invincibile, ma non lo era. E lo si è capito a maggio, nelle ultime puntate del programma. «Voleva esserci a tutti i costi anche se fisicamente non stava piedi». Poi il silenzio e la morte avvenuta il 13 agosto. Davide Parenti in chiesa non ha parlato, ma resta l’immagine di lui che poggia la cravatta nera sulla bara di Nadia. «Abbiamo fatto il funerale più bello che potevamo fare, tutta la famiglia delle Iene era lì. Abbiamo preso un albergo a Brescia, abbiamo mangiato, bevuto, riso e pianto. E ne siamo usciti molto più forti».

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