Undici settimane fa Nadia Toffa parlava così del suo fisioterapista: «Lui un mio grande amico ma soprattutto un grande professionista; colui che mi ha letteralmente rimesso in piedi dopo l’intervento e la chemioterapia. La sua riabilitazione mi ha donato nuova linfa». Ora è Fabrizio Gardina a parlare di lei, purtroppo dopo la notizia della sua morte. «È stata una persona cosi come l’avete conosciuta, tenace nella vita così come in tutto il periodo della sua malattia». Davanti a quella foto di loro due insieme, il fisioterapista bresciano ricorda «il piacere e l’onore di collaborare per la sua trasmissione, Le Iene». Un rapporto professionale che si è trasformato in amicizia. «Ha vissuto con dignità e senza mai vergogna di mostrarsi al pubblico», ha aggiunto Fabrizio Gardina a Repubblica. E questo perché «quello che faceva non era per se stessa ma per aiutare tutte quelle persone che come lei vivevano con difficoltà la malattia». (agg. di Silvana Palazzo)



“ERA CONVINTA CHE DIO AVEVA DECISO CHE PER LEI…”

Nella foto pubblicata da Nadia Toffa su Instagram sono ritratti insieme, sorridenti. Ci riferiamo al fisioterapista Fabrizio Gardina, che davanti a quella foto parla del rapporto professionale diventato amicizia tra lunghe sedute di chemioterapia e gli interventi. «Aveva molti progetti da realizzare, avrebbe dovuto vivere almeno due vite per farlo», ha raccontato a Repubblica. Il suo ritratto coincide con i tanti ricordi che chi la conosce sta svelando: «Comprendeva che il tempo non c’era ma la sua forza superava ogni confine e non perdeva mai un minuto, tra pensieri, poesie, dipinti». Nadia Toffa sapeva di dover morire, ma non aveva paura. «Non era mai disperata o depressa, anzi: in questo frangente coglieva la forza di superare i momenti più difficili, confortava sempre le persone che le mostravano pena o affetto». Sulla sua fine comunque si era fatta un’idea chiara: «Diceva che probabilmente Dio aveva deciso che lei aveva terminato tutto il suo lavoro e che aveva altri incarichi da offrirle e che era disposta ad essere giudicata, ma solo da Dio». (agg. di Silvana Palazzo)



NADIA TOFFA, PARLA L’AMICO FISIOTERAPISTA

Fabrizio Gardina parla di Nadia Toffa e della sua battaglia contro il cancro al cervello. Amico della conduttrice da 15 anni, è anche il medico che la giornalista ha ringraziato lo scorso maggio sui social. In quell’occasione Nadia Toffa spiegò che l’aveva «letteralmente rimessa in piedi dopo l’intervento e la chemioterapia». Gardina, dottore in fisioterapia e riabilitazione, lavora nella clinica Domus Salutis di Brescia, dove Toffa era stata ricoverata dopo l’improvviso peggioramento accusato durante l’estate. Gardina a Il Messaggero ha spiegato di aver conosciuto Nadia dopo una riabilitazione del padre. «È stato un onore starle vicino in un momento così difficile. Sembra incredibile, ma era lei che cercava di confortarci. È stata una guerriera in vita e lo è stata fino alla fine. Non ha mai mostrato nessun segno di cedimento in questa situazione. Anzi». Fabrizio Gardina ha spiegato che Nadia Toffa aveva davvero quell’incredibile forza di vivere di cui si parla tanto. «Non si è mai lamentata di nulla. Non ha mai voluto parlare della morte, direttamente, ma sapeva benissimo che stava per affrontare questo passaggio. Ripeto: era lei a confortarci, anche perché sapeva che la vita va oltre la vita».



“NADIA TOFFA SAPEVA CHE STAVA MORENDO MA NON AVEVA PAURA”

Quando Fabrizio Gardina ha conosciuto Nadia Toffa non sapeva che era famosa. «Quando mi si è presentata, per me era una persona qualsiasi: non guardavo la tv e non avevo mai sentito parlare de Le Iene», ha raccontato a Il Messaggero all’indomani della morte della giornalista. Non ci ha messo molto comunque a capire che era molto popolare: se ne è reso conto quando l’ha vista distribuire magliette e cappellini mentre le persone le si stringevano intorno. «Ma Nadia, in privato, non era diversa da come si presentava in pubblico. Era sempre naturale. Non ha mai avuto la superbia di sfruttare il suo status di vip». I due hanno lavorato insieme ad un servizio nel 2012. Non ha mai fatto pesare nulla alla sua famiglia Nadia Toffa, che non aveva paura di morire. «Nessuna. Anzi, sa cosa diceva? Probabilmente devo fare qualcos’altro da un’altra parte. Sapeva di aver fatto tutto quello che poteva, qua. E lo ha dimostrato con i fatti. Sono sicuro che sta già lottando da qualche altra parte, così come ha fatto su questa terra».