Sul caso relativo alla morte di Naima Zahir, 45enne trovata senza vita la sera di sabato 12 marzo 2022 nella sua abitazione a Lentini, in provincia di Siracusa, il programma di Rai Due “Ore 14”, condotto da Milo Infante, ha raccolto la testimonianza in diretta del marito della donna, Massimo Cannone. L’uomo ha descritto la drammatica scena che si è trovato di fronte quando è rientrato a casa; è fondamentale precisare, infatti, che sia lui che il figlio 19enne, in base a quanto dichiarato, erano usciti insieme dalla loro dimora un’ora prima, per recarsi separatamente in pizzeria e al supermercato per acquistare una confezione d’acqua.
Dopodiché, l’uomo sarebbe rientrato per primo e avrebbe trovato la moglie distesa nel letto, con un coltello conficcato nel collo: “Quando sono entrato in casa ho aperto la porta e le ho subito tolto il coltello dalla gola, ho provato ad aiutarla. Ho poi preso il mocio e ho pulito il sangue che c’era per terra, perché avevo la preoccupazione che tornasse a casa mio figlio e vedesse la mamma in quelle condizioni. L’ho quindi coperta con una mia vestaglia di colore blu”. La ricostruzione dei fatti è a tratti confusa, ma Massimo ha spiegato che il sangue di Naima Zahir è ancora presente ovunque: nel letto, sui tappeti. “Io ingenuamente ho inquinato la scena del crimine – ha asserito –. Sono quindi andato da mio fratello, gli ho raccontato cosa avevo visto e lui mi ha sollecitato a chiamare le forze dell’ordine. Mi hanno indagato, ma vedendo mia moglie così cosa dovevo fare? Per me o si è tolta la vita da sola o qualcuno può avere bussato e averla uccisa, ma non saprei chi. Non abbiamo mai ricevuto minacce in passato”.
NAIMA ZAHIR, PARLA IL MARITO: “NON CAPIVO PIÙ QUELLO CHE DOVEVO FARE”
Sempre nel corso della trasmissione “Ore 14”, Massimo Cannone, marito di Naima Zahir, ha fornito ulteriori dettagli in relazione all’accaduto: “La porta d’ingresso dell’abitazione non era forzata. Il coltello da cucina che aveva conficcato in gola mia moglie è di nostra proprietà. Non so cosa sia successo, sinceramente. Mia moglie aveva problemi, ne ha avuti molti. Era anche depressa, prendeva dei farmaci. Quella sera, quando sono uscito, era tranquilla: non ho notato comportamenti strani”.
E, ancora: “Quando l’ho trovata, il mio cervello è andato in tilt. Non capivo cosa dovessi fare in quel momento. Non ho chiamato l’ambulanza, perché al 90% già era morta. Anzi, era morta. Per me ha fatto tutto da sola, però non so il motivo. In 25 anni di matrimonio non ho mai avuto problemi con Naima. Eravamo bambini quando ci siamo conosciuti”. Adesso “mi hanno sequestrato tutti gli abiti”, “sono libero” e “so che mercoledì c’è l’autopsia”.